Il pacco dono dell’Expo sotto l’albero di natale

by redazione | 24 Dicembre 2014 9:07

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Nel natale dell’evento pro­messo, Milano si nasconde die­tro la barba finta per con­fe­zio­nare il pacco dono che ral­le­grerà (o gua­sterà) l’anno pros­simo ven­turo: l’Expo 2015. Sono pre­vi­sioni iper­bo­li­che, parole buone per tutti, otti­mi­smo e pac­che sulle spalle a coloro che ci cre­dono e si stanno orga­niz­zando per rac­co­gliere almeno le bri­ciole della grande abbuf­fata. Se tutto andrà bene ce ne sarà per tutti. Biso­gna avere fidu­cia e darsi da fare.

Que­sto è il mes­sag­gio che la pro­pa­ganda ogni giorno si inca­rica di vei­co­lare da qui al pros­simo mag­gio, con accenti par­ti­co­lar­mente zuc­che­rosi in que­ste spente gior­nate festive (da ieri si pos­sono acqui­stare i biglietti per l’Expo sui siti web di Ali­ta­lia ed Eti­had e nei prin­ci­pali aero­porti, chi li acqui­sta entro il 6 gen­naio rice­verà un dolce di cioccolato).

Le aspet­ta­tive sono enormi anche se i pre­pa­ra­tivi dell’evento fino ad ora hanno lasciato sul campo solo brutte sor­prese. Un paio di deli­cate inchie­ste giu­di­zia­rie già silen­ziate dopo l’apparizione sal­vi­fica di Raf­faele Can­tone (l’eroe nazio­nale dell’anti cor­ru­zione). E la più impor­tante delle pro­messe non man­te­nute, quei 70 mila posti di lavoro “veri” che sono diven­tati poco più di quat­tro­mila, “finti”.

La Cisl, ieri, faceva finta di cre­derci: “Sono comin­ciate le prime assun­zioni, a tempo, dei gio­vani che lavo­re­ranno nei pros­simi mesi all’Expo. Noi abbiamo aperto un con­fronto con Regione e Comune per ragio­nare sulla pos­si­bi­lità che almeno per alcuni di loro l’opportunità di lavoro non si esau­ri­sca in que­sti mesi ma possa pro­lun­garsi con una sta­bi­liz­za­zione”. Ragio­nare non costa niente, ma ormai è tutto dimen­ti­cato e i “gio­vani” ci hanno messo una pie­tra sopra.

Il pen­siero meno sofi­sti­cato che dice dell’atteggiamento pre­va­lente viene, come al solito, dal pre­si­dente del Con­si­glio Renzi: “Sono asso­lu­ta­mente con­vinto che Expo sarà una bella cosa. Scom­metto che a giu­gno il carro dei vin­ci­tori sarà pieno. In pas­sato qual­cuno sui grandi eventi in Ita­lia ha pro­vato, e ci è anche riu­scito, a rubare. Sta­volta li stiamo beccando”.

Liqui­dato con una bat­tuta il deli­cato fronte giu­di­zia­rio (pro­ba­bil­mente la magi­stra­tura tor­nerà a farsi sen­tire a mani­fe­sta­zione già con­clusa), è toc­cato al mini­stro Mau­ri­zio Mar­tina dare ras­si­cu­ra­zioni sulla coper­tura eco­no­mica dell’evento, anche per repli­care alle pole­mi­che di Roberto Maroni che aveva accu­sato il governo di non man­te­nere la pro­messa di inter­ve­nire per coprire i fondi che avrebbe dovuto desti­nare la Pro­vin­cia di Milano: “Quei 60 milioni saranno coperti, ci stiamo lavo­rando e sono tran­quillo. Se poi sarà a novem­bre o dicem­bre inte­ressa solo chi vuole fare pole­mica, il governo si fa carico di un pro­blema gene­rato da altri”.

Nel frat­tempo, il sin­daco di Milano Giu­liano Pisa­pia con­ti­nua ad indos­sare le vesti del testi­mo­nial pri­vi­le­giato dell’evento. Il suo è il volto più spen­di­bile. Ieri, in com­pa­gnia del pre­si­dente dell’Atm Bruno Rota, ha inau­gu­ra­toil primo dei trenta nuovi treni super tec­no­lo­gici della metro­po­li­tana rossa. Per l’Expo dovreb­bero essere quat­tor­dici i treni a dispo­si­zione dei viag­gia­tori, tra cui secondo le pre­vi­sioni dovreb­bero esserci tra i 20 e 30 milioni di turi­sti. Ma la novella più lieta, soprat­tutto per i mila­nesi, è un’altra: “La posi­zione del sin­daco la cono­scete, non ci saranno aumenti dei biglietti del tram, almeno fino alla fine del mio man­dato”. Metà 2016.

Ma sic­come Pisa­pia non è Renzi c’è spa­zio anche per una rifles­sione più sin­cera: “Sarei insen­si­bile se non fossi pre­oc­cu­pato, ma sono molto fidu­cioso, stiamo cor­rendo. La cri­mi­na­lità che ha ten­tato di infil­trarsi è stata scon­fitta, i con­trolli ven­gono fatti e saranno aumen­tati, sono tran­quillo. Allo stesso tempo sta cre­scendo l’interesse sul tema”.

Infine, una sim­pa­tica anti­ci­pa­zione di quel giorno atteso da anni: le Frecce Tri­co­lori apri­ranno l’Expo 2015. “Un avve­ni­mento impor­tante — dice l’Aeronautica — in avvio di una sta­gione che ci vedrà impe­gnati in nume­rose esi­bi­zioni in Ita­lia e all’estero”. Sarà per nutrire il pianeta.

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