Acqua, multe, autostrade scatta la raffica di rincari Dal 2016 in pensione dopo

Acqua, multe, autostrade scatta la raffica di rincari Dal 2016 in pensione dopo

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ROMA . Fisco salato anche nel 2015. In vigore da Capodanno i primi rincari, dall’acqua alle autostrade, dalle multe ai fondi pensione, dalla birra alle sigarette elettroniche, dall’Iva sul pellet ai contributi previdenziali della gestione separata Inps. Non manca qualche novità positiva, come la dichiarazione del 730 precompilata, online entro il 15 aprile, gli 80 euro per i bebè nati quest’anno (per redditi Isee sotto i 25 mila euro), gli sconti sui neoassunti (Irap e contributi), gli ecobonus confermati, l’Iva sugli ebook scesa al 4%. All’orizzonte intanto si profila l’allungamento per l’età pensionabile: dal 2016 ci vorranno 4 mesi in più per tutti.
Se calano, da questo mese, le bollette di luce e gas (grazie al prezzo del petrolio in discesa), non così quella dell’acqua (+4,8% rispetto al 2013) per 40 milioni di italiani. Stangata pure sul pellet, il combustibile ecologico ricavato dal legno: l’Iva si impenna dal 10 al 22%. Prorogati invece gli ecobonus per i lavori di casa (50 e 65%) a tutto il 2015. Pessime notizie per chi guida. Se la benzina tarda a recepire il crollo delle quotazioni del greggio (ma quella per autotrazione costerà di più), i pedaggi delle autostrade salgono pure quest’anno, in media dell’1,32%, senza superare l’1,5% extra rispetto al 2014. Autostrade per l’Italia rincara dell’1,46%. Le altre quasi tutte dell’1,5, il pedaggio del traforo del Monte Bianco del 2,59. Lieve ritocco all’insù anche per le multe (adeguamento all’inflazione, poco sopra lo zero).
Scalino pure per i contributi previdenziali di artigiani e commercianti (dal 22,20% al 22,65 per i primi, dal 22,29 al 22,74 per i secondi). Ma balzo di tre punti per gli autonomi iscritti alla sola gestione separata dell’Inps (dal 27,72% al 30,72%), come le partite Iva, già beffate dai nuovi minimi decisi dalla legge di Stabilità e in vigore dal primo gennaio: 15 mila euro di reddito annuo (da 30 mila) e 15% di imposta mista (dal 5%). Il premier Renzi si è impegnato a correggere la norma, tuttavia è ormai in vigore. Al pari delle altre su Tfr e fondi pensioni. Aumenta la tassazione per chi chiede di anticipare la liquidazione in busta paga (segue gli scaglioni Irpef) e aumenta pure il prelievo sulla rivalutazione del Tfr (l’aliquota dell’imposta sostitutiva passa dall’11 al 17%). Beffa anche per chi ha deciso di mettere i propri soldi nel fondi di previdenza integrativa, nella speranza di avere pensioni più dignitose. Ebbene anche qui sale dall’11 al 20% l’aliquota dell’imposta sostitutiva che si applica sul risultato netto maturato dai fondi.
Mano pesante anche su luppolo e sigarette elettroniche. Aumentano le accise della birra, ma anche su alcolici e super alcolici. E a sorpresa, alla vigilia di Natale, i Monopoli hanno fissato una tassa di 3,33 euro per ogni flacone da 10 ml di liquido per le e-cig. Le associazioni di categoria annunciano battaglia: «È una persecuzione continuata e una decisione di equivalenza del tutto arbitraria: 1 ml di liquido pari a 5 sigarette».


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