La Brigata Kalimera, dall’Italia con furore

La Brigata Kalimera, dall’Italia con furore

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ATENE . La sirena di Alexis Tsipras chiama. La Brigata Kalimera (come si sono auto-battezzati con un filo d’ironia) risponde. «Abbiamo cominciato quasi per scherzo per sostenere i nostri vecchi amici di Syriza – racconta Raffaella Bolini, l’organizzatrice di questo strano viaggio della speranza della sinistra italiana. Poi tutto è andato oltre le nostre previsioni». Sotto lo striscione “Kalimera Grecia, Kalimera Europa” in piazza Omonia, di fronte al palco da cui parla il favorito numero uno delle elezioni elleniche, si sono trovati in duecento. Politici d’esperienza come l’ex ministro Paolo Ferrero («E’ la prima volta da Maastricht che c’è una vera alternativa nel Vecchio continente»). Volti storici come quello di Luciana Castellina e facce più giovani come Eleonora Forenza, parlamentare europea della Lista per Tsipras. Ma anche decine di ragazzi e diversamente ragazzi arrivati qui – come dice Carlo, studente di 23 anni di Perugia – «perché guidati dalla certezza che il voto in Grecia è l’unica occasione per cambiare». E perché qui – come ammette Bolini – «si sta mettendo un piccolo mattone per provare a costruire la nuova casa comune della sinistra italiana».
In piazza risuonano le note di “O Bella Ciao”, versione rock dei Modena City Rambler. «Tsipras? Mi ricordo di lui nel 2001, quando ha cercato di arrivare a Genova per il G8 ed è stato fermato a manganellate ad Ancona dalla polizia », racconta Bolini. «Allora noi eravamo più avanti, ora ripartiamo da zero», ammette Ferrero. Qui sotto lo striscione in Omonia, sono convinti tutti che a sinistra di Renzi ci sia spazio per creare una Syriza tricolore. C’è il caso Cofferati, ci sono i venti di scissione nel Pd. Il toto-Brigata Kalimera dà in arrivo tra oggi e domani sotto il Partenone Stefano Fassina e Beppe Civati. «Nei prossimi due mesi la sinistra si ricomporrà – è convinto Ferrero – arriveranno in tanti e metteremo sotto la Merkel».
Facile dirlo nella tiepida serata ateniese. Con migliaia di persone che applaudono il tandem anti-troika “Tsiglesias”, come qui chiamano Tsipras e Pablo Iglesias, leader di Podemos. «La lezione di Syriza è che per vincere bisogna rimanere uniti» dice Bolini, che non ha dimenticato le mille scissioni e i partitini personali che hanno segnato la storia recente della sinistra tricolore. Intanto si riparte dalla Brigata Kalimera. «Domenica – conclude Carlo sfidando la scaramanzia– sarà davvero una buona giornata per la Grecia e per l’Europa ».


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