Casa, un emendamento per lenire la guerra contro i poveri

by redazione | 21 Gennaio 2015 10:08

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Nuova gior­nata cam­pale per i movi­menti per il diritto all’abitare e i sin­da­cati degli inqui­lini. A dieci giorni dal ter­mine della pro­roga anti-sfratto per moro­sità incol­pe­vole, qual­cosa si muove den­tro la mag­gio­ranza di governo tenuta in ostag­gio dalla fer­rea deter­mi­na­zione del mini­stro delle Infra­strut­ture Lupi di fare una poli­tica favo­re­vole alla pro­prietà, pena­liz­zando gra­ve­mente l’inquilinato povero e gli occu­panti. Il pre­si­dio orga­niz­zato ieri dall’Unione Inqui­lini e Action in piazza Mon­te­ci­to­rio, pre­senti un cen­ti­naio di per­sone, ha otte­nuto la dispo­ni­bi­lità del Pd a pre­sen­tare un emen­da­mento al Mil­le­pro­ro­ghe a firma Umberto Mar­roni per andare incon­tro alle fami­glie col­pite da sfratto per finita loca­zione. Al pre­si­dio Roberto Moras­sut, ex asses­sore romano all’urbanistica, e Marco Mic­coli, hanno par­lato di «resi­stenze» nel loro governo, ma hanno rico­no­sciuto la neces­sità di un «piano orga­nico» per risol­vere l’emergenza abi­ta­tiva esplo­siva nelle mag­giori città ita­liane. «Entro un anno il governo dovrà pre­sen­tarlo» sosten­gono. Emen­da­menti al Mil­le­pro­ro­ghe ver­ranno pre­sen­tati anche da Sel (ieri al pre­si­dio è inter­ve­nuta Marisa Nic­chi, tra gli altri) e dal Movi­mento 5 Stelle (oggi avrà un incon­tro con la segre­te­ria tec­nica di Lupi).

Il governo non sem­bra inten­zio­nato a cedere su una bat­ta­glia che ritiene sim­bo­lica. La sua guerra ai poveri viene fatta truc­cando i numeri. Per Lupi, infatti, gli sfratti per finita loca­zione sareb­bero 2 mila in tutta Ita­lia. Gli inqui­lini, invece, sosten­gono che solo a Roma siano 2500. Cifre inquie­tanti sulla «moro­sità incol­pe­vole» le ha fatte il pre­fetto di Roma Peco­raro in un’audizione alla com­mis­sione Affari Costi­tu­zio­nali e Bilan­cio alla Camera: le sen­tenze ese­cu­tive sono oltre 7 mila. Una cifra che trova riscon­tro in quella degli inqui­lini. Le risorse stan­ziate dure­ranno al mas­simo un anno, e non fino al 2020. Risorse che sono com­ples­si­va­mente ina­de­guate. Lupi sostiene che siano 800 milioni. In Gaz­zetta Uffi­ciale «ce ne sono 68 milioni com­ples­sivi per il recu­pero di case popo­lari oggi inu­ti­liz­zate e 30 milioni l’anno per la ristrut­tu­ra­zione» sosten­gono invece gli inqui­lini. «Dal Pd ci aspet­tiamo un sus­sulto di eti­cità» ha aggiunto Guido Lan­ciano, segre­ta­rio dell’Unione Inqui­lini Roma-Lazio. Il segre­ta­rio dell’Unione Inqui­lini Wal­ter De Cesa­ris (che ha pre­sen­tato uno schema di emen­da­mento) sostiene che «la par­tita non è chiusa come Lupi lascia inten­dere, visto che c’è la dispo­ni­bi­lità di Pd, Movi­mento 5 Stelle, Prc, Sel».

L’emergenza casa è un feno­meno com­plesso che si svi­luppa su più fronti. Non è com­po­sto solo dalla finita loca­zione, o dagli sfratti per moro­sità incol­pe­vole. Ci sono le occu­pa­zioni che solo a Roma ospi­tano decine di migliaia di per­sone, ita­liane e stra­niere. Rea­li­stica è la posi­zione del neo-assessore alla casa della Capi­tale, Fran­ce­sca Danese: «C’è una legge, la legge Lupi, che non ho fatto io nè gli asses­sori delle altre aree metro­po­li­tane, il cui arti­colo 5 ci pone qual­che pro­blema» ha detto ieri. Con­tro que­sto arti­colo che nega la resi­denza agli occu­panti, e taglia le utenze alle occu­pa­zioni, con­ti­nua da mar­tedì 13 gen­naio l’occupazione dell’anagrafe dei Bloc­chi pre­cari metro­po­li­tani e del Coor­di­na­mento di lotta per la casa. Tale emer­genza va risolta alla base, sostiene il net­work delle Agen­zie Diritti Muni­ci­pali. Per que­sto «biso­gna abro­gare la legge 431/98 appro­vata dal centro-sinistra». «Ha favo­rito la pro­prietà creando un mer­cato delle loca­zioni ini­quo e per­met­tendo gli sfratti — ha detto Simona Pan­zino dell’Agenzia — Di fatto non ha per­messo ai cit­ta­dini di acce­dere ad un affitto sostenibile».

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