Sri Lanka, il governo apre un’inchiesta sul “golpe bianco”

Loading

Le voci di un ten­ta­tivo di golpe bianco da parte di Mahinda Raja­paksa nel voto dell’8 gen­naio (di cui vi abbiamo dato conto dome­nica scorsa) sono diven­tate un rumore tanto assor­dante da aver spinto il nuovo governo di Mai­th­ri­pala Siri­sena ad aprire un inchiesta.

Il «Colom­bo­Te­le­graph» rivela che Raja­paksa si rende conto all’alba che il voto volge al peg­gio e con­voca – su con­si­glio del mini­stro di Giu­sti­zia – il pro­cu­ra­tore gene­rale e il capo dell’esercito e della poli­zia. Pro­pone un blitz per bloc­care la conta ed esige carte che pro­vino un peri­colo per la demo­cra­zia. Ma i tre dicono no tanto che Raja­paksa ammette la scon­fitta che non è poi così cla­mo­rosa visto che Siri­sena chiude con meno del 52%.

Se il fal­lito putsch è vero come sem­bra, per l’ex pre­si­dente potrebbe finir male sem­pre che non vi sia un accordo tra i due. «Lo escludo – dice un pro­fes­sio­ni­sta di Colombo che cono­sce bene la mac­china del governo – ma Siri­sena starà attento: Raja­paksa ha avuto molti voti, spe­cie nella cam­pa­gne del cen­tro Sud gra­zie a pic­coli inve­sti­menti a favore degli agri­col­tori e gra­zie… alla gene­rale igno­ranza dei con­ta­dini».
E il neo pre­si­dente, a capo di una lar­ghis­sima intesa che lo sostiene, non vuole scon­ten­tare nessuno.



Related Articles

Bahrein, la rivolta diversa

Loading

L’Occidente ha plaudito alle rivolte in Medioriente, ha preso le armi contro il tiranno in Gheddafi, ma in Bahrein l’atteggiamento è del tutto diverso

Quando tutto è cominciato, il 17 febbraio, ci chiedevamo come sarebbe finita la rivolta della Rotonda delle Perle a Manama, in Bahrein. Una cosa era prevedibile: la sete di diritti e l’aspirazione alla libertà  fiorite in gran parte del Medioriente non avrebbe trovato lo stesso entusiastico supporto delle democrazie occidentali.

La grande stangata delle università 1.000 euro tra iscrizione e test

Loading

Tasse per gli studenti cresciute del 70 per cento dal 2003 E le facoltà fanno cassa col numero chiuso: più 274 per cento

Nei villaggi devastati dalla furia di Irene “Il nostro inferno alle porte di New York”

Loading

Ripartono treni e aerei, la Grande Mela si rialza Obama: “Ma per riprendersi ci vorrà  tempo”.  Da Rifton a Windham, così l’uragano ha colpito i paradisi delle vacanze.   Nei centri a Nord della metropoli manca ancora acqua potabile e corrente elettrica

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment