L’Europa si muove, subito un vertice

L’Europa si muove, subito un vertice

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BRUXELLES La più drammatica strage di migranti degli ultimi anni ha convinto l’Unione Europea a muoversi. Il presidente del Consiglio Ue, il polacco Donald Tusk, ha annunciato per giovedì prossimo un summit straordinario a Bruxelles dei 28 capi di Stato e di governo sull’emergenza immigrazione nel Mediterraneo. La Commissione europea ha presentato un piano di proposte in 10 punti contro il traffico degli esseri umani al Consiglio dei ministri degli Esteri a Lussemburgo, che è stato allargato d’urgenza ai responsabili degli Interni proprio per valutarlo in vista delle decisioni al massimo livello politico dei 28 leader europei.
«La situazione nel Mediterraneo è drammatica — ha commentato Tusk annunciando il summit straordinario —. Non possiamo continuare così. Il Consiglio europeo di giovedì lavorerà sulla discussione del Consiglio dei ministri degli Esteri e degli Interni. La situazione nel Mediterraneo non riguarda solo i Paesi del nostro Meridione. Riguarda tutti noi, tutta l’Europa. Per questo dobbiamo agire insieme». La cancelliera tedesca Angela Merkel, spesso criticata per la sottovalutazione dell’emergenza immigrazione nel Mediterraneo, si è detta «scossa» per le centinaia di persone affogate e ha ammesso il dovere di «fare di più» per evitare il ripetersi di queste «tragedie» e per combattere i trafficanti di esseri umani in Libia.
Il commissario greco per l’Immigrazione Dimitris Avramopoulos ha presentato il piano in 10 punti ai ministri degli Esteri e Interni, nella riunione presieduta dall’Alto Rappresentante Federica Mogherini, che è anche vicepresidente della Commissione europea e ha parlato di «sveglia drammatica» e di «svolta nelle coscienze europee».
Un punto fondamentale riguarda l’aumento dei mezzi finanziari per consentire il rafforzamento delle operazioni navali e aeree congiunte nel Mediterraneo (a partire da Triton).
Si chiede di organizzare la confisca e la sistematica distruzione delle imbarcazioni usate dai trafficanti. Le agenzie Ue Europol, Eurojust, Easo e Frontex dovrebbero coordinarsi per individuare i flussi finanziari delle organizzazioni criminali impegnate a trasferire clandestini in Europa.
Le richieste di asilo in Italia e Grecia verrebbero valutate congiuntamente. Gli Stati membri potrebbero costituire una banca dati con le impronte digitali dei migranti e collaborare nella ricollocazione degli stessi tra i Paesi membri. Azioni specifiche verrebbero attuate nei luoghi di provenienza (dal Niger alla Libia) potenziando le locali delegazioni Ue. Il ministro degli Interni Angelino Alfano ha parlato di «decisioni importanti» da sottoporre al summit di giovedì.
Italia, Malta, Spagna, Grecia e Francia hanno fatto fronte comune. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il suo collega spagnolo José García-Margallo intendono coinvolgere il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il premier greco Alexis Tsipras ha telefonato al premier Matteo Renzi per confermargli il suo appoggio in vista del summit. Ma anche gli Stati del Nord Europa si sono espressi in linea con la cancelliera tedesca.
«Il mondo è inorridito dagli eventi del Mediterraneo e dal cinismo delle bande criminali che sfruttano la gente», ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond sollecitando «una risposta complessiva di livello europeo». Il responsabile degli Esteri danese Martin Lidegaard ha detto che il suo Paese è «pronto a fare la sua parte» e che è necessario «un più ampio spettro di contribuzioni, da una parte per aiutare l’Italia, dall’altra per affrontare i crescenti conflitti in Africa e Medio Oriente». Anche dagli Stati Uniti è arrivata la disponibilità ad aiutare e a collaborare con l’Europa.
Complessivamente sta emergendo una maggiore comprensione umana nei confronti dei migranti, spesso utilizzati a livello nazionale per ottenere facili consensi elettorali. «Dire di voler rimandare indietro i profughi significa ucciderli», ha affermato Mogherini, ammettendo di aver «provato frustrazione» davanti a una Europa che ha avuto bisogno di attendere la tragedia più grave prima di promettere di agire rapidamente.
Ivo Caizzi


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