A Bollate gli Stati gene­rali del carcere

A Bollate gli Stati gene­rali del carcere

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I pro­blemi e i limiti del sistema peni­ten­zia­rio ita­liano sono noti. Soprat­tutto agli addetti ai lavori, che spesso però si ritro­vano soli ogni­qual­volta cer­cano di dare voce a coloro che vivono il car­cere da den­tro. Si fanno con­ve­gni, si redi­gono rap­porti. Non basta più. Non è facile resti­tuire ai cit­ta­dini l’immagine di una situa­zione che è sem­pre più dram­ma­tica, nono­stante un lieve calo della popo­la­zione car­ce­ra­ria (i dete­nuti in Ita­lia sono circa 53.982 men­tre i posti letto sono 49.943, quindi ci sono 108 per­sone ogni 100 posti letto).

Ma i numeri non dicono tutto.

Ancora più dif­fi­cile, infatti, stu­diare solu­zioni e sti­mo­lare con­fronti cer­cando di coin­vol­gere la col­let­ti­vità per invi­tarla a ragio­nare su un pro­getto di riforma del sistema penale che con­senta se non altro la sem­plice appli­ca­zione dei prin­cipi costi­tu­zio­nali (e magari per­metta all’Italia di evi­tare altre con­danne dalla Corte euro­pea dei diritti dell’uomo).

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Un ten­ta­tivo, forse il più serio e col­le­giale mai ten­tato prima, pren­derà il via que­sta mat­tina all’interno del car­cere di Bol­late (Milano) con gli “ Stati gene­rali dell’esecuzione penale”, un appun­ta­mento pre­pa­rato dal mini­stro della Giu­sti­zia Andrea Orlando che ha già coin­volto diverse per­so­na­lità del mondo della cul­tura, della magi­stra­tura, del volon­ta­riato, della poli­tica e dell’amministrazione penitenziaria.

Non si tratta di un con­ve­gno, è la pre­sen­ta­zione di un lungo per­corso di rifles­sione e appro­fon­di­mento che durerà sei mesi con l’obiettivo di arri­vare al pros­simo autunno all’elaborazione di un pro­getto di riforma dell’ordinamento penitenziario.

Le fina­lità di uno sforzo così pro­lun­gato sono mol­te­plici. Rac­co­gliere mate­riali, ela­bo­rare pro­po­ste, porre la que­stione delle pene e della loro ese­cu­zione al cen­tro dell’attenzione dell’opinione pub­blica, vin­cere le paure vei­co­late dal discorso “sicu­ri­ta­rio”, pun­tare sull’effettiva pos­si­bi­lità di recu­pero sociale del con­dan­nato, pen­sare a pene alter­na­tive pra­ti­ca­bili. E ancora: por­tare all’interno del car­cere il con­tri­buto di chi vive “fuori” e può dare tan­tis­simo in ter­mini di cul­tura, di for­ma­zione pro­fes­sio­nale e di accom­pa­gna­mento al gra­duale rein­se­ri­mento del detenuto.

Si tratta di una con­sul­ta­zione ampia e com­plessa che si svi­lup­perà intorno a 18 tavoli di lavoro aperti a tutti, per una volta anche ai dete­nuti. Ogni tavolo trat­terà un aspetto tema­tico e verrà coor­di­nato da un “faci­li­ta­tore” della discussione.

L’idea è di met­tere a con­fronto punti di vista anche diversi tra loro. I temi sono que­sti: archi­tet­tura e car­cere, la vita e la respon­sa­bi­liz­za­zione del dete­nuto, donne e car­cere, vul­ne­ra­bi­lità e dipen­denze, mino­renni autori di reato, il mondo degli affetti e la ter­ri­to­ria­liz­za­zione della pena, stra­nieri, lavoro e for­ma­zione, istru­zione e sport, salute e disa­gio psi­chico, misure di sicu­rezza, san­zioni all’interno della comu­nità, media­zione e tutela delle vit­time dei reati, regole inter­na­zio­nali, for­ma­zione degli ope­ra­tori peni­ten­ziari, osta­coli nor­ma­tivi al trat­ta­mento rie­du­ca­tivo, pro­cesso di rein­se­ri­mento, orga­niz­za­zione e ammi­ni­stra­zione dell’esecuzione penale.

Que­sta mat­tina, nel car­cere di Bol­late, la gior­nata di pre­sen­ta­zione degli Stati gene­rali comin­cerà con l’esposizione di alcuni teli rea­liz­zati dai dete­nuti in col­la­bo­ra­zione con l’Accademia di Brera (e con Dario Fo).

A seguire pro­ie­zione di una parte del docu­men­ta­rio “Ombre della sera” di Valen­tina Espo­sito. Insieme al mini­stro Orlando, par­te­ci­pano il pre­si­dente eme­rito della Corte costi­tu­zio­nale Vale­rio Onida, il giu­ri­sta e filo­sofo del diritto Luigi Fer­ra­joli, la gior­na­li­sta e scrit­trice Mar­celle Pado­vani, l’attrice Valen­tina Lodo­vini, il sin­daco di Milano Giu­liano Pisa­pia, il capo dell’amministrazione peni­ten­zia­ria Santi Con­solo e il pre­si­dente del Comi­tato scien­ti­fico degli Stati gene­rali Glauco Giostra.

L’ex pre­si­dente Gior­gio Napo­li­tano, invece, invierà un messaggio.



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