Alla Fca di Pomigliano il voto premia la Fiom

Alla Fca di Pomigliano il voto premia la Fiom

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Dal 2010 al 2014 sono stati tenuti fuori dallo sta­bi­li­mento Fca Giam­bat­ti­sta Vico di Pomi­gliano d’Arco, ieri alle ele­zioni per i Rap­pre­sen­tante dei lavo­ra­tori per la sicu­rezza la Fiom è arri­vata quarta con 676 voti por­tando a casa due posi­zioni. Pre­vale la Fim con 1.285 pre­fe­renze, quindi la Uilm (1.165 voti) e il Fismic (1.159 voti). Ultima è arri­vata l’Ugl con 201 voti.

«Nono­stante quat­tro anni di esclu­sione dal lavoro dei nostri iscritti, otte­niamo un risul­tato signi­fi­ca­tivo che ci per­met­terà di tute­lare la salute dei lavo­ra­tori» è il com­mento di Michele De Palma, respon­sa­bile auto­mo­tive per la Fiom, e del segre­ta­rio pro­vin­ciale Fran­ce­sco Per­cuoco. Alla Magneti Marelli di Cai­vano (gruppo Fca) le tute blu della Cgil hanno con­qui­stato 143 voti su 194. Agli Enti cen­trali di Pomi­gliano (767 dipen­denti del cen­tro ricer­che) la Fiom è seconda die­tro l’associazione quadri.

«Dopo que­sta tor­nata elet­to­rale» con­clu­dono i sin­da­ca­li­sti «la Fiom è il sin­da­cato più votato negli sta­bi­li­menti Fca e Cnhi con una per­cen­tuale che supera il 35 per cento dei consensi».

A Pomi­gliano l’affluenza è stata del 91%: sono andati alle urne 4.348 lavo­ra­tori sui 4.750 (di cui 363 impie­gati). Per la Fiom il per­corso per rien­trare in fab­brica è stato complicato.

Solo gra­zie alla sen­tenza della Corte d’Appello, 19 iscritti sono tor­nati al lavoro nello sta­bi­li­mento di Pomi­gliano. Le altre orga­niz­za­zioni sin­da­cali hanno escluso le tute blu Cgil dalle ele­zioni delle Rsa, tut­ta­via il sin­da­cato ha potuto nomi­nare i pro­pri rap­pre­sen­tanti che, per legge, hanno par­te­ci­pato al voto per le Rsl: «Se fosse dipeso dalle altre sigle, ci avreb­bero escluso anche da que­sta tor­nata – rac­conta Andrea Amen­dola, segre­ta­rio gene­rale della Fiom di Napoli -. A oggi entrano nello sta­bi­li­mento a lavo­rare solo una cin­quan­tina di iscritti, per pochi giorni al mese, e gra­zie ai con­tratti di soli­da­rietà. Fare atti­vità sin­da­cale all’interno ci è reso quasi impos­si­bile, eppure abbiamo avuto il voto sulle linee di mon­tag­gio, dove la fatica è mag­giore. Il caldo è quasi asfis­siante, per­ché si supe­rano i 42 gradi. A Cas­sino, hanno scio­pe­rato per que­sto. Con­di­zioni di lavoro e turni saranno pro­prio i due ter­reni su cui battere».

Secondo il segre­ta­rio gene­rale della Fim cam­pano, Giu­seppe Ter­rac­ciano, «il risul­tato dà alla Fiom l’ennesima occa­sione per sep­pel­lire l’ascia di guerra». Un invito espli­cito che si trat­terà di veri­fi­care, come sem­pre, sul campo dell’attività quotidiana.

Infine, va segna­lato un aspetto col­le­gato a quest’ultima con­sul­ta­zione. Era stata esclusa dal voto la lista dello Slai-Cobas, il sin­da­cato di base, che a sua volta aveva prov­ve­duto a dif­fi­dare l’azienda, la com­mis­sione elet­to­rale e le altre sigle dal pro­ce­dere, riser­van­dosi anche la pos­si­bi­lità di pre­sen­tare un ricorso per bloc­care l’esito del voto.



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