La sentenza chiude il secondo grande processo per amianto celebrato al Tribunale isontino. Con passaggi intermedi tra il primo e il secondo: in sede extragiudiziale Fincantieri (subentrata a Italcantieri) ha liquidato le famiglie dei deceduti per un totale di 2,5 milioni di euro. Altri 145 mila euro sono stati versati dalla stessa Fincantieri al Comune di Monfalcone che li utilizzerà per campagne su malattie asbesto-correlate chiudendo un accordo di transazione. L’amministrazione si era costituita parte civile sia nel primo che nel secondo processo al Tribunale di Gorizia.
Nell’ottobre del 2013 si era concluso il primo processo per amianto, istruito per la morte di altri 85 lavoratori dei cantieri di Monfalcone: il giudice monocratico Matteo Trotta aveva condannato per vari reati, tra i quali l’omicidio colposo, 13 imputati, alcuni dirigenti di Italcantieri e di ditte che operavano in subappalto. Le pene oscillavano da due anni a sette anni e sei mesi. Furono invece assolti i responsabili della sicurezza interna al cantiere di Monfalcone e i titolari delle ditte che operavano in subappalto per conto di Italcantieri: complessivamente 22 persone su 35 imputati.