Gratuito patrocinio per le vittime di amianto

Gratuito patrocinio per le vittime di amianto

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Gra­tuito patro­ci­nio ai fami­liari delle vit­time di amianto. Lo pre­vede una pro­po­sta di dise­gno di legge, prima fir­ma­ta­ria la pre­si­dente della com­mis­sione di inchie­sta sugli infor­tuni sul lavoro, Camilla Fab­bri (Pd), depo­si­tata ieri al Senato. Il Ddl è stato sot­to­scritto da una cin­quan­tina di sena­tori di mag­gio­ranza e oppo­si­zione. Secondo il prov­ve­di­mento, lo Stato dovrà soste­nere le spese giu­di­zia­ria delle fami­glie che sono costrette ad affron­tare lun­ghi e incerti pro­cessi con­tro le mul­ti­na­zio­nali del set­tore. La legge esi­stente garan­ti­sce il paga­mento delle spese pro­ces­suali alle fami­glie con un red­dito infe­riore a 13 mila euro e viene appli­cata anche alle vit­time di vio­lenza ses­suale, pedo­fi­lia o pedopornografia.

Un inter­vento legi­sla­tivo risa­lente a due anni fa ha esteso que­sto bene­fici anche alle vit­time di chi è stato vit­tima di mal­trat­ta­menti fami­liari, muti­la­zione degli organi geni­tali fem­mi­nili. Par­tendo da que­sto norma il Ddl­pre­vede che lo Stato si assuma l’onere delle spese legali per le vit­time da espo­si­zione ad amianto coin­volte nei pro­cesso a carico dei respon­sa­bili di disa­stro doloso, reato di rimo­zione o omis­sione dolosa di cau­tele antin­for­tu­ni­sti­che; reato di disa­stro col­poso; reato di omi­ci­dio doloso; lesioni dolose e omi­ci­dio col­poso. Lo Stato dovrebbe pagare le spese legali indi­pen­den­te­mente dal red­dito dei fami­liari delle vit­time di que­sti reati. Il costo eco­no­mico di que­sto prov­ve­di­mento è stato cal­co­lato in due milioni e mezzo di euro annui che potreb­bero essere pre­le­vati da un «Fondo taglia-tasse». Il Ddl dovrebbe inol­tre un effet­tivo eser­ci­zio del diritto di difesa per le vit­time tute­lato dall’articolo 24 della Costi­tu­zione.
Ampio è lo schie­ra­mento par­la­men­tare che ha sot­to­scritto il prov­ve­di­mento. Ci sono 40 sena­tori del par­tito Demo­cra­tico; quat­tro sena­tori di Area popo­lare (Aiello, Conte, Lan­gella e Mari­nello), due ex espo­nenti del Movi­mento Cin­que Stelle (Bat­ti­sta e Romani), due auto­no­mi­sti (Laniece e Panizza), l’ex Ncd Caridi, il for­zi­sta Flo­ris, l’ex mon­tiano Romano e il fit­tiano Zizza che con­ferma: «La pro­po­sta di legge pre­vede l’ammissione delle vit­time dell’amianto che si costi­tui­scono parti civili o per­sone offese, al bene­fi­cio del patro­ci­nio a spese dello Stato, in deroga all’attuale nor­ma­tiva».
«Il Ddl nasce da un obbligo morale che sen­tiamo verso le vit­time di amianto e le loro fami­glie — sostiene Camilla Fab­bri che annun­cia anche una con­fe­renza nazio­nale sull’amianto il pros­simo 30 novem­bre — Abbiamo il dovere di miti­gare, per quanto è pos­si­bile, il loro dolore e di soste­nere la loro richie­sta di giu­sti­zia». La sena­trice Fab­bri ha ricor­dato che «sono pas­sati 23 anni dalla legge con cui l’amianto è stato ban­dito, ma com­plice una nor­ma­tiva com­plessa e far­ra­gi­nosa e una map­pa­tura ancora incom­pleta, la sfida è tutta aperta». «Il ddl per il patro­ci­nio alle spese legali — aggiunge Daniele Borioli (Pd) può essere uno stru­mento impor­tante di soste­gno per le fami­glie impe­gnate nel pro­cesso Eter­nit bis». «O per le fami­glie degli ex ope­rai del can­tiere navale di Mon­fal­cone che aspet­tano ancora giu­sti­zia» sostiene Laura Fasiolo (Pd).
Una rela­zione pub­bli­cata dall’Inail rela­tiva al 2014 sostiene che le denunce di malat­tia pro­fes­sio­nale sui lavo­ra­tori affetti da malat­tie asbesto-correlate sono state 1700. I lavo­ra­tori dece­duti per tali pato­lo­gie sono stati 414 su 1488 decessi per malat­tie pro­fes­sio­nali. Quasi due morti al giorno per malat­tie asbesto-correlate. L’85% riguarda per­sone di età supe­riore ai 74 anni. A tali dati vanno aggiunti numeri equi­va­lenti rela­tivi agli anni pre­ce­denti. Per il futuro l’Inail ipo­tizza un aumento delle malat­tie asbesto-correlate che toc­cherà il picco nel 2020.



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