Tsi­pras : «Vinceremo, per una nuova Grecia»

by redazione | 19 Settembre 2015 9:59

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Atene. Piazza Syntagma gremita, comizio finale strapieno alle note di Bella Ciao. Critiche a Nea Demokratia e forte appello ai giovani: «Gli eroi non durano un giorno, ma lottano sempre». Pablo Iglesias, Ska Keller, Linke e Pcf al fianco di Syriza

In una piazza Syn­tagma gre­mita, Ale­xis Tsi­pras ha chie­sto un nuovo, forte, man­dato popo­lare, per poter difen­dere gli inte­ressi del popolo greco. Ai gio­vani, ai dipen­denti pub­blici e pri­vati, agli agri­col­tori, il lea­der della sini­stra greca ha chie­sto: «Di chi vi fidate, chi si bat­terà con forza per voi, Syriza o la destra? Non certo chi non ha voluto aprire per quat­tro anni la lista Fal­ciani, chi non vuole bat­tere la cor­ru­zione, chi non ha nes­suna inten­zione di lot­tare». Un Ale­xis Tsi­pras molto ener­gico, con la cami­cia bianca aperta e ovvia­mente senza cra­vatta, ha ricor­dato che il suo governo si è bat­tuto per sette mesi come un leone, con­tro le oli­gar­chie euro­pee che hanno difeso l’austerità e che la Gre­cia, con la sua dignità, è diven­tata un punto di rife­ri­mento per tutta l’Europa.

«La sini­stra non abban­dona il campo della lotta, si rialza e com­batte, pronta anche a spor­carsi le mani, anche a san­gui­nare, per garan­tire al nostro popolo un futuro», ha sot­to­li­neato il lea­der della Coa­li­zione della Sini­stra Radi­cale greca. Nella mani­fe­sta­zione con­clu­siva della sua cam­pa­gna elet­to­rale — incom­pa­ra­bil­mente più grande di quella del cen­tro­de­stra, che gio­vedì aveva scelto la pic­cola piazza Omo­nia — il 41enne ex primo mini­stro greco ha chie­sto a tutti i cit­ta­dini di unire le forze per non per­met­tere il ritorno della vec­chia destra, per non soste­nere chi vor­rebbe rele­gare il governo della sini­stra a una paren­tesi storica.

Tsi­pras, come aveva fatto il suo ex mini­stro degli esteri Nikos Kotzias, par­lando ieri al mani­fe­sto, ha chie­sto che non vada perso nes­sun voto, «per riu­scire a con­qui­stare anche due soli depu­tati oltre la soglia dei 150 seggi, la mag­gio­ranza asso­luta». Il pre­si­dente di Syriza si è rivolto ai gio­vani sot­to­li­neando che una loro rinun­cia al voto sarebbe un soste­gno indi­retto al vec­chio sistema poli­tico del paese, e alla cor­ru­zione. «Anche se si aspet­ta­vano di più, ci chie­de­vano di più, devono capire che gli eroi non sono quelli di una sera, ma tutti gli uomini che affron­tano sem­pre le lotte, con avver­sità e suc­cessi, dando un soste­gno con­creto alla spe­ranza in Gre­cia ed in Europa».

Ale­xis Tsi­pras si è detto con­vinto che la mani­fe­sta­zione abbia decre­tato il risul­tato, il suc­cesso nelle ele­zioni di dome­nica, dichia­ran­dosi certo che il paese non tor­nerà indie­tro e che la Gre­cia sarà un esem­pio per l’Europa. Alla fine del suo inter­vento, sul palco della mani­fe­sta­zione sono saliti il lea­der di Pode­mos, Pablo Igle­sias, l’eurodeputata verde Ska Kel­ler, can­di­data alla pre­si­denza della Com­mis­sione Euro­pea nel 2014, Gre­gor Gysi dalla sini­stra tede­sca della Linke, e, dal par­tito comu­ni­sta fran­cese, Pierre Lau­rent (Ita­lia vistosa assente, ndr). Una prova con­creta di soli­da­rietà e pieno soste­gno poli­tico, men­tre in tutta la piazza rie­cheg­gia­vano le strofe di «Bella Ciao».

Tsi­pras ha rilan­ciato con forza la sua sfida, dicendo ai greci che «la sini­stra euro­pea non è stata messa nell’angolo, al con­tra­rio. Ha al suo fianco i verdi, i movi­menti, molti socia­li­sti, ma soprat­tutto, i popoli di que­sta Europa». E par­lando degli avver­sari di Nuova Demo­cra­zia, ha voluto ricor­dare che il par­tito dell’ex primo mini­stro, Andò­nis Sama­ràs, gui­dato, oggi da Van­ghè­lis Mei­ma­ra­kis, si trova esat­ta­mente nel campo oppo­sto, quello della Mer­kel e dell’austerità. Ban­diere viola e bian­che, volti sor­ri­denti, e un car­tello che spic­cava su tutti gli altri, tra la folla di piazza Syn­tagma, con sopra scritto «potè, potè, potè pia dek­sia» (mai, mai , mai più la destra). Tsi­pras, infine, ha voluto ono­rare la memo­ria del rap­per anti­fa­sci­sta Pavlos Fys­sas, ucciso due anni fa da un mem­bro di Alba Dorata. Pro­prio due giorni fa, il lea­der dei neo­na­zi­sti greci, Nikos Micha­lo­lia­kos, in una nuova inter­vi­sta pro­vo­ca­to­ria, ha riven­di­cato la respon­sa­bi­lità poli­tica del delitto.

Ieri sera, Tsi­pras, ha lan­ciato un appello a tutti i greci, chie­den­do­gli di com­bat­tere tutti i giorni l’ideologia fasci­sta, dicendo «no» alla stru­men­ta­liz­za­zione della paura. Una realtà che è stret­ta­mente col­le­gata a quanto sta avve­nendo in que­ste set­ti­mane, per­che «quanti, in Gre­cia, chie­de­vano al governo della sini­stra, per quale motivo non affon­dasse i bar­coni dei pro­fu­ghi e dei migranti, in realtà, sta­vano sro­to­lando il tap­peto rosso al pas­sag­gio di Alba Dorata».

«Syriza con­ti­nua a lot­tare, come ha fatto in que­sti mesi, ria­prendo la tele­vi­sione pub­blica, aiu­tando, con nuove leggi, 300.000 fami­glie in forte dif­fi­coltà eco­no­mica, per­met­tendo ai cit­ta­dini inde­bi­tati con lo stato di pagare quanto dovuto in cento rate mensili,e chiu­dendo un accordo con i cre­di­tori che per­mette l’alleggerimento del debito e la fine dei licen­zia­menti». È que­sto l’appello di Ale­xis, a cui i cit­ta­dini di Atene hanno rispo­sto con forza. Ed anche tutti gli ultimi son­daggi, mostrano una ine­qui­vo­ca­bile ten­denza delle ultime ore, favo­re­vole alla sini­stra ellenica.

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