KUNDUZ – Le forze Nato in Afghanistan avrebbero bombardato per errore un ospedale a Kunduz di Medici senza frontiere. Lo rende noto il comando dell’Alleanza dopo che la stessa associazione aveva denunciato che nel raid erano state uccise tre persone e causato almeno 30 dispersi. Le tre vittime risultano medici dell’organizzazione: al momento non è stata resa nota la loro nazionalità.

“Alle 2.15 ora locale il centro traumi di Msf a Kunduz è stato colpito ripetutamente volte durante un intenso bombardamento ed è stato gravemente danneggiato”, si legge in una dichiarazione dell’organizzazione. Kunduz, strategica città settentrionale, occupata nei giorni scorsi dai talebani, è teatro in questi giorni di una grossa controffensiva dell’esercito di Kabul, appoggiata dalle Forze speciali Usa.

Successivamente, il portavoce delle forze Usa in Afghanistan, colonnello Brian Tribus, ha ammesso i danni causati alla struttura sanitaria. “Le forze americane – ha spiegato Tribus – hanno condotto un attacco aereo nella città di Kunduz alle 2.15 (ora locale) contro individui che minacciano le forze. L’attacco potrebbe avere provocato danni collaterali ad una struttura medica vicina”. Tribus ha anche riferito che si sta indagando su quanto avvenuto.

Afghanistan, Nato colpisce per errore ospedale di 'Medici senza frontiere': 3 sanitari morti

L’ospedale di Msf a Kunduz in una foto dei giorni scorsi

I talebani, intanto, hanno condannato “il selvaggio attacco” da parte delle forze americane nel quale sono stati “martirizzati decine di medici, infermiere e pazienti”. L’Emirato islamico dell’Afghanistan, sostiene il portavoce Zabihullah Mujahid, “condanna questo crimine americano”. Questo gesto, si dice ancora, mostra agli afghani e al mondo “la natura spietata ed ipocrita degli invasori e dei loro mercenari”.

Al momento del bombardamento, nell’ospedale c’erano 105 pazienti con i loro famigliari e 80 membri dello staff nazionale e internazionale di Msf.