Blitz di Ban Ki-moon: “Stop violenze”

by redazione | 21 Ottobre 2015 9:15

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GERUSALEMME . – L’improvviso arrivo del segretario generale dell’Onu Ban ki-moon, primo concreto segnale dalla comunità internazionale in questa crisi, non sembra aver arginato gli attacchi dei “lupi solitari” palestinesi né le proteste in Cisgiordania né lungo il confine di Gaza. Il segretaraio generale ha incontrato a Gerusalemme il presidente israeliano Rivlin, il premier Benjamin Netanyahu e ha lanciato un appello a fermare la «pericolosa escalation di violenze perché la dinamica sul terreno può solo peggiorare ». Ban oggi sarà a Ramallah per parlare con il presidente dell’Anp Abu Mazen. Anche il capo della diplomazia Usa John Kerry preme per incontrare il premier Netanyahu e il raìs palestinese per fermare questa spirale di violenza anche venendo nella regione. Dopo l’incontro con Ban, il presidente Rivlin ha voluto ribadire che Israelenon intende cambiare lo “status quo” sulla Spianata delle Moschee, la cui contesa è al centro di queste violenze.
In Cisgiordania, vicino agli insediamenti ebraici di Gush Etzion, un palestinese si è scagliato con il suo furgoncino contro alcune persone accanto a una fermata del bus; l’uomo non è riuscito a investirle, ma sceso dall’auto ha accoltellato un soldato israeliano e un altro giovane prima di venire ucciso. A Hebron si sono concetrati ieri gli attacchi dei “lupi solitari” col coltello. In mattinata un soldato israeliano è stato accoltellato e ferito in modo non grave da un palestinese, subito “neutralizzato”. E Ieri sera ancora doppio attacco contro un gruppo di militari con due palestinesi uccisi. Resta da chiarire invece la morte di un 50enne israeliano per le gravi ferite riportate dopo che l’auto su cui viaggiava era stata bersaglio di lanci di pietre nei pressi di Kiryat Arba, insediamento alle porte di Hebron. Dopo la sassaiola, l’uomo è sceso dalla macchina ed è stato investito da un altro mezzo. L’autista palestinese è fuggito dalla scena, ma poi si è consegnato alla polizia palestinese. Agli agenti, ha spiegato di aver investito inavvertitamente il 50enne e di essere scappato per paura, visto il clima di tensione, di essere scambiato per un terrorista. Nella notte di lunedì, inoltre, l’esercito israeliano ha arrestato a Beituna, non distante da Ramallah, uno dei leader Hamas, Hassan Yusef, uscito di cella sei mesi fa. A Gaza, da dove il movimento islamista sta cercando di prendere la guida di queste proteste, nuovi scontri fra esercito israeliano e manifestanti che si sono avvicinati alla barriera da confine, un giovane palestinese di 17 anni è stato ucciso e 14 sono stati i feriti.
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