Le notizie dell’ANSA sulla presentazione del Rapporto 2015 sui diritti globali
Parigi: Segio, come dice Papa é tappa terza guerra mondiale Con ritorsioni
non si interrompe spirale e sarà permanente
ROMA, 17 NOV – “Grazie a papa Francesco si é cominciato a parlare di terza guerra mondiale. I fatti
di Parigi sono solo l’ ultima tappa di un conflitto permanente, scaturito
dalle politiche di George Bush. La destabilizzazione dell’ Iraq ne é il
presupposto”. Lo ha affermato Sergio Segio, ex leader di Prima Linea, alla
presentazione del rapporto Diritto Globali, di cui é curatore. Segio ha
ricordato che “l’ intervento militare occidentale in Iraq, al quale bisogna
andare con la memoria, ha prodotto 224mila morti. Questo é il quadro cui
bisogna pensare quando si parla di reazione ai fatti di Parigi, ma dalle
parole del presidente Hollande pare che si vada verso la fallimentare
strategia della ritorsione”. “La spirale guerra-terrorismo bisogna
interromperla, pena quella guerra infinita che é la strategia di Bush e
Cheney e degli interessi economici”, “la guerra in Iraq é costata ai
contribuenti 2mila miliardi di dollari, mentre ha arricchito le
multinazionali del settore”. (ANSA).
Diritti Globali: Camusso, crisi non finita, ripartire da lavoro Basta ‘
laissez faire’, riprogettare intervento pubblico
(ANSA) – ROMA, 17 NOV –
“La più grave crisi economica dal secondo dopoguerra non é finita. La
variazione del Prodotto interno lordo non fornisce sufficienti indicazioni
di una seppur debole ripresa”. Lo afferma il segretario della Cgil, Susanna
Camusso, nella prefazione al tredicesimo rapporto Diritti Globali, dal
titolo ‘ Il nuovo disordine mondiale’, curato da Sergio Segio ed edito da
Edisse, la casa editrice del sindacato. “Diventa sempre più urgente –
aggiunge – la necessità di cambiare le politiche economiche e sociali
recuperando l’ obiettivo della piena e buona occupazione”, con “una crescita
trainata dal lavoro di qualità, con più diritti e più salario, spingere i
mercati e le imprese a investire e innovare, se non addirittura a creare
nuovi settori e nuovi processi. Per farlo, però, é necessario abbandonare l’
ideologia del laissez faire e riprogettare l’ intervento pubblico in
economia”. “In Europa la crisi si é moltiplicata soprattutto per le
scelte sbagliate della governance economica europea, i cui percorsi
democratici sono stati forgiati su un’ architettura istituzionale troppo
fragile”: a suo avviso, “in generale, nel panorama istituzionale e politico
europeo la ‘ questione sociale’, non é sufficientemente rappresentata. Anche
le forze politiche storicamente radicate nel lavoro sembrano aver ceduto
terreno alle spinte liberiste”. “Solo riscoprendo il senso profondo dell’
idea di uguaglianza che risiede nello spirito delle politiche ispirate dai
movimenti dei lavoratori e dalle forze politiche che ambiscono a
rappresentare il lavoro – conclude – si può promuovere un’ idea diversa di
Europa”.
Diritti Globali: come precedenti, governo ignora poveri
(ANSA) – ROMA, 17 NOV – “Sulle politiche di contrasto alla povertà il
governo Renzi si é allineato, in negativo, con quelli precedenti. Vale a
dire che, semplicemente ignora il problema”. Lo dice, tracciando il proprio
bilancio sulle politiche economiche del governo, il rapporto Diritti Globali
realizzato dall’ Associazione Società in Formazione di Sergio Segio,
sostenuto dalla Cgil e da diverse soggetti operanti nel sociale. “Assieme
alla Grecia, l’ Italia é l’ unico Stato europeo a non aver introdotto misure
universali di contrasto alla povertà”, sottolinea il dossier: “il Regno
Unito, ad esempio, dispone di misure di sostegno al reddito dal 1948, la
Svezia dal 1956, la Germania dal 1961, i Paesi Bassi dal 1963”, in Italia vi
é “dunque un grave e decennale ritardo storico”. Il rapporto critica
anche che, come quelli precedenti, il governo abbia continuato “a seguire le
indicazioni, assai dettagliate e imperative dettate dalla Banca Centrale
europea”, nella lettere dell’ agosto 2011, “dalla riforma della pubblica
amministrazione al Jobs Act, dalle norme sulla contrattazione, al
ridimensionamento dei sindacati”. (ANSA).
Diritti Globali: 2015 é l’ anno dei muri Segio, su migrazioni Europa
partorito topolino, ritorniamo umani
(ANSA) – ROMA, 17 NOV – “Il 2015 é stato l’ anno dei nuovi muri, delle
barriere di filo spinato erette nel cuore del continente europeo, a tentare
di isolare il contagio dai dannati della terra”. “L’ Europa del filo spinato
e quella di Enavfor Med”, la missione antiscafisti, “dimostrano l’ ottusità
del non voler capire che non ci sono muri così alti da fermare chi sta
fuggendo dalla morte e dalla fame”. Il rapporto Diritto Globali realizzato
dall’ Associazione Societa’ in Formazione di Sergio Segio, e sostenuta dalla
Cgil e da diverse soggetti operanti nel sociale, ogni anno trae le fila
degli avvenimenti che si sono succeduti. Segio fa sua l’ esortazione
dell’ attivista Vittorio Arrigoni, ucciso a Gaza nel 2011, ‘ Restiamo
umami’: “Occorre – dice – tornare a essere umani”, una condizione e un
sentimento “perlopiù smarriti”, “dimenticati o rinnegati”, che “vanno
pazientemente ricostruiti e recuperati”. Ricorda come il 21 settembre il
parlamento ungherese abbia autorizzato i soldati all’ uso delle armi per la
difesa dei confini, “con un effetto contagio”. “L’ Ungheria – é la
riflessione – é divenuta la cartina di tornasole del fallimento o,
perlomeno, de cambiamento in corso dell’ Unione, scardinata e costretta a
ripensarsi dalla spallata dell’ esodo imponente proveniente dal Medio
Oriente e dall’ Africa”, a partire dai trattati di Schengen e Dublino. Ma
“incapace di una riflessione strategica all’ altezza, lacerata dagli egoismi
nazionali e dunque litigiosa nella definizione delle ‘ quote'” di migranti
da ridistribuire, “l’ Unione per il momento ha partorito l’ ennesimo
topolino”, con la nuova missione navale nel Mediterraneo, Eunavfor Med, per
fermare gli scafisti. “Il fiume umano – afferma Segio – sarà
semplicemente indirizzato su altre rotte”, con la pressione dei profughi sui
Balcani per arrivare in Germania. Conclude però con una speranza: “Dal
basso può farsi strada e rafforzarsi un’ altra idea di come popoli e culture
diverse possono convivere”.
Diritti Globali: da Expo sparito riferimento consumo pianeta
(ANSA) – ROMA, 17 NOV – “Expo 2015 é stato la celebrazione del paradigma
agro-industriale che sta avvelenando e impoverendo il pianeta senza neppure apportare benefici occupazionale” e lo prova il fatto che dalla Carta di Milano “sono
scomparsi temi come il Land grabbing”, l’ accaparramento e il consumo del
terreno, “e la speculazione finanziaria sul cibo e sulle materie prime”. Lo
dice il rapporto Diritti Globali 2015. Il curatore del volume edito dalla
Ediesse, Sergio Segio, definisce “ingannevole” il titolo scelto ‘ Nutrire il
Pianeta’, che non é stato, a suo avviso, “un momento di vera riflessione
sull’ insostenibilità dei modelli agricoli”. A suo volta, é la critica,
“Expo é stata anche una grande operazione di occupazione di suolo”, per il
sito e le tre opere “più impattanti” connesse all’ esposizione, la
Pedemontana, la BreBeMi e la Tangenziale Est esterna di Milano. Il
rapporto cita anche una passaggio dell’ enclica Laudati si’ di Papa
Francesco, definito “un Papa in movimento”, che evidenzia “criticità e
cause” di “un modello di sviluppo ormai insostenibile”.
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