Roberti: “Dovremo cedere pezzi della nostra libertà” Sicurezza, altri 140 milioni

Roberti: “Dovremo cedere pezzi della nostra libertà” Sicurezza, altri 140 milioni

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ROMA. Il pericolo è «oggettivo» e certamente il Giubileo rappresenta «un aumento del rischio anche se sarebbe sbagliato rinunciare ». In questo quadro, realisticamente il procuratore antiterrorismo Franco Roberti ammette che «dobbiamo essere pronti a cedere una parte delle nostre libertà». Non è una sconfitta, ma una precauzione imposta dalle circostanze. Il procuratore invita a pensare che, proprio per fronteggiare il rischio terrorismo, si possa «ridimensionare la libertà di comunicazione». Lo dice in tv a “In mezz’ora”.
Sono ore frenetiche in cui il governo chiama la maggioranza a decisioni politiche sull’emergenza sicurezza. A Palazzo Madama una riunione di governo e maggioranza affronta la questione di più soldi da stanziare nella legge di Stabilità. Per ora non c’è un emendamento dell’esecutivo, con ogni probabilità arriverà alla Camera una volta studiate le misure e anche le coperture, a cui la Ragioneria deve dare il nullaosta. Tuttavia una prima ipotesi è di prevedere 120 milioni di euro oltre ai circa 70 già in conto. Però al Senato, dove in commissione domani sarà votata la manovra per poi andare in aula, potrebbe essere accolto un emendamento del grillino Bruno Marton che propone di stanziare 20 milioni per l’intelligence. Un segnale va dato subito e va nel senso di potenziare l’attività degli 007. In tutto quindi, 140 milioni in più. Ncd, il partito del ministro Alfano, fa pressing. «Ci vuole una soluzione positiva per la sicurezza», esorta il capogruppo del Pd, Luigi Zanda. «Faremo tutto il possibile», gli fa eco il sottosegretario Paolo Baretta. I controlli sono già stati rafforzati a Roma e ieri c’è stata la prova generale all’Angelus del Papa a San Pietro. La ministra della Difesa, Roberta Pinotti parla di un «apparato di sicurezza ad hoc già messo in movimento» e giudica indispensabile un esercito comune Ue e più risorse. Capitolo missioni: al voto in settimana e si accende lo scontro. In piazza Montecitorio cerimonia per Parigi oggi alle 18.


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