Treni e autostrade I rincari al Nord

by Corinna De Cesare, Corriere della Sera | 2 Gennaio 2016 19:08

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Chi ieri ha iniziato l’anno comprando un biglietto dell’alta velocità, si è accorto subito dell’amara sorpresa: prezzi rialzati su tutti i Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. Le tariffe della fascia base (quella che consente il cambio di prenotazione e itinerario) sono state incrementate a livello nazionale in media del 2,7% ma per alcune tratte i rincari arrivano al 3,5% come nel caso del Milano-Roma, il treno che è riuscito a battere la concorrenza degli aerei facendo muovere in ritirata persino le compagnie low cost.
Ecco alcuni esempi: un Milano-Roma che con «tariffa base» fino a pochi giorni fa partiva da 86 euro, è passato ora a 89 euro. Il Napoli-Roma da 43 a 44 euro mentre il Napoli-Milano è aumentato di 4 euro da 95 a 99 euro. I ritocchi dei prezzi decisi da Ferrovie non riguardano gli abbonamenti nè le tariffe economy e super economy ma, tiene a precisare il gruppo, la «fascia di prezzi più alta e flessibile». Quella che, secondo Ferrovie, «costituisce solo il 10% dei ricavi». Era però dal 2011 che i prezzi dell’alta velocità non venivano modificati, quando cioè si passò dalle due classi di servizio (prima e seconda) alle attuali quattro (Standard, Premium, Business ed Executive). Secondo Ferrovie i ritocchi di oggi continuano a essere inferiori a quelli di 5 anni fa ma «con servizi più moderni, capillari e veloci». Quel che è certo è che i nuovi prezzi dell’alta velocità si aggiungono agli altri rincari partiti già il primo giorno dell’anno nuovo. Come quelli delle autostrade: da ieri sei tratte autostradali, dopo il via libera del ministero dei Trasporti, hanno aumentato i pedaggi. Il rincaro maggiore riguarda Satap tronco A4 (la Torino-Milano) a cui è stato concesso un adeguamento record del 6,5%. Seguono Strada dei Parchi +3,45%, Tangenziale Est Spa +2,10%, Autostrade per l’Italia +1,09%, Pedemontana Lombarda +1% e Ativa +0,03%. Le nuove tariffe sono scattate dopo la firma dei decreti interministeriali tra il ministro dei Trasporti e il ministro dell’Economia. Ma gli aumenti potrebbero interessare successivamente anche altre 21 tratte per le quali si è in attesa dell’aggiornamento del «Piano Economico Finanziario», senza il quale il ministero non dà il via libera agli adeguamenti richiesti.
Quella delle autostrade è stata definita dalle associazioni dei consumatori una vera e propria stangata soprattutto per gli automobilisti della Lombardia che, secondo il Codacons, «subiranno il più alto aggravio di spesa rispetto a tutti gli altri. Tra le tratte interessate dagli aumenti figurano infatti la Pedemontana Lombarda (+1%), la Satap tronco A4 (Torino-Milano +6,5%), la tangenziale esterna di Milano (+2,10%)». Ma anche per i possessori del Telepass sono previste novità non proprio felicissime: verranno unificati infatti i contratti Telepass Premium e Premium Extra con costi e servizi che passeranno alla fascia superiore da 0,78 a 1,5 euro al mese. Ed è tutto il settore dei trasporti, a ben vedere, quello che ha cominciato l’anno con prezzi in su. Oltre al trasporto su gomma e rotaia, anche per gli aerei aumentano le tasse aeroportuali: 2,5 euro in più sull’addizionale comunale sui diritti d’imbarco. Per questa voce i viaggiatori italiani dovranno pagare nove euro in partenza dagli aeroporti nazionali ad eccezione dei due scali romani – Fiumicino e Ciampino – dove ne serviranno dieci per l’applicazione (dal 2010) di un’ulteriore «tassa commissariale».
Qualche sollievo, da questo 2016, arriva dalle tariffe di elettricità e gas: grazie al ribasso degli oneri di sistema e al calo dei costi per l’approvvigionamento, l’importo delle bollette scenderà rispettivamente dell’1,4% e del 3,3%. Diverso invece il discorso per l’acqua per cui è entrato in vigore un nuovo metodo tariffario che potrebbe comportare delle variazioni. In su o in giù non si sa, ma in sede europea non si perde mai occasione di ricordare che in Italia il costo dell’acqua è tra i più bassi d’Europa.
Corinna De Cesare
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