Migranti, scontro a Bruxelles. Roma frena sui 3 miliardi per Ankara

Migranti, scontro a Bruxelles. Roma frena sui 3 miliardi per Ankara

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BRUXELLES Un nuovo scontro tra Italia e Germania si annuncia oggi all’Ecofin del ministri finanziari sui tre miliardi promessi dall’Ue alla Turchia — soprattutto su pressione della cancelliera tedesca Angela Merkel — in cambio di collaborazione nel rallentare il maxi-esodo di migranti siriani e iracheni diretti principalmente in Germania. Nella riunione a Bruxelles il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble intenderebbe contestare al responsabile dell’Economia Pier Carlo Padoan di essere l’unico a bloccare l’esborso, mettendo a rischio i rapporti con Ankara.
Fonti diplomatiche hanno spiegato che in realtà l’Italia resta sostanzialmente favorevole al contributo finanziario alla Turchia. Ma a Roma pretendono che l’intero importo provenga dal bilancio comunitario, mentre al momento l’orientamento è di farlo gravare soprattutto sulle casse degli Stati membri.
Al ministero dell’Economia, dopo aver sborsato somme miliardarie per aiutare le banche tedesche esposte in Grecia e negli altri Paesi a rischio, non intendono appesantire i conti pubblici nazionali con un’altra uscita (si stima di circa 300 milioni) per risolvere il problema dei flussi eccessivi di migranti diretti in Germania tramite la rotta dei Balcani. Tra l’altro proprio Schäuble da sempre preme — insieme a Merkel e ai suoi alleati del Nord Europa — affinché i Paesi mediterranei dell’Eurozona attuino politiche di bilancio rigorose e di contenimento della spesa pubblica. Padoan, che ha in corso un duro confronto con Bruxelles per ottenere decimali di «flessibilità» di bilancio a copertura degli esborsi per fronteggiare l’emergenza migranti nel Mediterraneo, non intenderebbe rischiare di vedersi poi contestato uno sfondamento. Ma questo contenzioso ha fatto circolare a Bruxelles anche indiscrezioni che ipotizzano, dietro le riserve dell’Italia sui tre miliardi alla Turchia, un altro segnale del governo di Roma contro lo strapotere della Germania in Europa: nell’ambito della contrapposizione frontale lanciata nel dicembre scorso dal premier Matteo Renzi al massimo livello del summit dei 28 capi di Stato e di governo dell’Ue.
Ivo Caizzi


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