In viaggio con Omar, 6 anni ammutolito dalle bombe
Per un primo periodo l’ospitalità sarà garantita dalla comunità di Sant’Egidio. Fiori e tamburi a Santa Maria in Trastevere
CERTO PASSARE dalla guerra nella frazione di Zamalka, periferia di Damasco, al campo profughi di Lesbo — dove i suoi compagni disegnano gli amici che annegano — ai giardini immacolati del Vaticano è uno bello shock per il piccolo Omar, sei anni. Maglietta azzurra, la pelle di sotto bruciata dal sole, una frangetta di capelli neri e due occhi vivacissimi, Omar è stato catapultato nel giro di sole 2 ore dall’inferno al paradiso. Da un campo profughi affollato, dove devi fare la fila per mangiare e andare in bagno, a un appartamento lindo e silenzioso, protetto dai volontari della Comunità di Sant’Egidio, nella città di Roma.
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