Impronte digitali per entrare a scuola

Impronte digitali per entrare a scuola

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BARI Una mano sullo scanner che rileva le impronte digitali all’ingresso della scuola. E in automatico, in caso di un ritardo anche di pochi minuti, parte il messaggino al genitore. Gerardo Marchitelli, il preside hi-tech dell’istituto comprensivo Duse di Bari, lo chiama «cartellino orario dell’alunno». Un sistema per identificare gli studenti e aggiornare le mamme e i papà senza aspettare la fine della prima ora di lezione. Il meccanismo entrerà in funzione dal prossimo settembre. Il bando di gara è pronto. «Ci costerà meno del registro elettronico, e comunque non più di 6mila euro», spiega il dirigente, pronto ad affrontare il confronto con le famiglie. «Saranno tutti d’accordo: quale genitore non vuole sapere cosa faccia il figlio di undici anni, in un quartiere come il nostro?».

Milletrecento alunni, dalla scuola d’infanzia alle medie, l’istituto Duse è il fiore all’occhiello del rione San Girolamo, a nord della città, col fronte mare in corso di riqualificazione e le case popolari da abbattere e ricostruire. «Ho immaginato questo meccanismo per i quattrocento studenti delle medie — racconta Marchitelli — O meglio, per le ragazzine: molti dei nostri ex alunni non continuano gli studi, dopo l’età dell’obbligo, e la mattina gironzolano intorno alla scuola». I primi amori, qualche fidanzatino a minare la puntualità delle studentesse. «Il classico sms avvisa i genitori dell’ingresso alla seconda ora, e magari arriva a mezzogiorno: a me interessa, trattandosi di minorenni, che le famiglie siano informate in tempo reale anche dei 20 minuti di ritardo, che altrimenti passerebbero inosservati, ma spesso sono sistematici». Da qui l’idea di un sistema inedito, da sperimentare con chi darà il proprio consenso. Il budget c’è. E sarà subito impegnato per la realizzazione del software, in modo da partire con l’inizio del prossimo anno. Oltre al monitor all’ingresso sarà attivato un servizio web per consentire ai genitori di accedere al cartellino orario. «Chiederemo di rispondere all’sms, direttamente con la giustificazione. Sembra complicato, ma è più facile a farsi che a dirsi».
Nelle scuole baresi Marchitelli lo conoscono tutti. È sua la realizzazione di dodici e-book che consentono alle famiglie di risparmiare un centinaio di euro all’anno sulle spese per l’acquisto dei libri. «Abbiamo il registro su una app e le lezioni via streaming, almeno dieci a settimana », rimarca con orgoglio il dirigente scolastico. Dal sito della scuola chiunque può vedere i ragazzi riferire di storia, matematica e italiano. «I professori prenotano lo streaming e i genitori all’atto dell’iscrizione autorizzano la trasmissione dei video ». Ad animare la scuola è proprio il comitato delle mamme e dei papà, che hanno tinteggiato le aule e vinto un bando della “Fondazione con il Sud” che permetterà di rifare tutte le porte.
«Sono certo che nessuno solleverà problemi di privacy. Anche l’Ufficio scolastico regionale in passato mi ha sempre sostenuto ». Una discussione vera tra i genitori ancora non c’è stata. «La decisione spetta alla scuola — commenta l’assessore all’Istruzione del Comune di Bari Paola Romano — Anche noi, nei nidi comunali, abbiamo avviato un sistema sms che avvisa subito i genitori dell’arrivo del bambino, soprattutto quando accompagnato da nonni o baby sitter».


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