Bergoglio: i centri per rifugiati sono i nuovi «campi di concentramento»
I centri per i rifugiati sono i nuovi «campi di concentramento», i migranti sono i martiri del nostro tempo. Lo ha detto ieri papa Francesco durante la veglia di preghiera per i «nuovi martiri» del XX e XXI secolo organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio nella basilica di san Bartolomeo all’Isola Tiberina.
Le parole non erano contenute nel testo dell’omelia consegnato alla stampa, sono state aggiunte a braccio dal papa, che ha preso spunto da un episodio durante la sua visita a Lesbo, quando incontrò un uomo musulmano la cui moglie, cristiana, era stata uccisa dai terroristi islamici. «Non so se quell’uomo è ancora a Lesbo – ha detto Francesco -, non so se è stato capace di uscire da quel campo di concentramento, perché i campi di rifugiati sono di concentramento. I popoli generosi che li accolgono devono portare avanti anche questo peso, perché gli accordi internazionali sembra che siano più importanti dei diritti umani».
E all’uscita dalla chiesa ha aggiunto: «Questa generosità del sud, di Lampedusa, della Sicilia, di Lesbo, possa contagiare un po’ il nord. È vero: noi siamo una civiltà che non fa figli, ma anche chiudiamo la porta ai migranti. Questo si chiama suicidio».
Related Articles
Migranti, un’altra strage in mare sei bimbi morti sulla costa turca
Hanno tutti un’età compresa tra i 2 e i 6 anni i sei bimbi trovati al largo delle coste turche, morti in due diversi naufragi
La miopia del crociato anti immigrati lacrime per i veneti, mitra per gli altri
«Offeso l’orango». L’assessore regionale Stival scaricato anche dalla Lega
Italia, cancellata la tassa sulle rimesse