Iván Márquez analizza implementazione dell’accordo di pace
In una intervista video pubblicata da Red de Prensa Alternativa del Suroccidente Colombiano, il portavoce delle FARC-EP, comandante Iván Márquez ha detto che “il paramilitarismo agisce apertamente sotto gli occhi delle autorità. Oltre 120 leader sociali e membri del movimento Marcha Patriotica sono stati assassinati dalla firma dell’Accordo Finale di Pace, lo scorso novembre. Non permetteremo – ha aggiunto – che si ripeta il genocidio di cui fu vittima l’Union Patriotica”.
Valutando l’implementazione degli accordi Iván Márquez ha detto che la guerriglia ha rispettato gli impegni presi, compreso quello di registrate le armi che saranno consegnate all’ONU in questi giorni.
Prossimamente, ha aggiunto, le FARC-EP daranno anche le coordinate di depositi di armi ed esplosivo.
Il portavoce delle FARC-EP ha ammonito che i depositi dove sono state sigillate le prime armi consegnate hanno due chiavi: “Una è nelle mani dell’ONU – ha detto – mentre l’altra è nelle mani delle FARC-EP”.
Iván Márquez ha anche sottolineato che nonostante l’annuncio del governo del Presidente Santos, lo scorso lunedì di Pasqua secondo cui ci sarebbe stata una cascata di scarcerazioni (circa quattromila) di guerriglieri, ciò non è avvenuto. Ha aggiunto che i giudici non possono ostacolare il processo di scarcerazione e ha sottolineato che in tre mesi, ovvero da quando la Legge di Amnistia è in vigore, sono stati scarcerate 117 persone.
L’intervista video al comandante Iván Márquez in spagnolo può essere vista qui
http://prensarural.org/spip/spip.php?article21427
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