La Grecia torna sui mercati. Tsipras: «Stiamo uscendo dalla crisi»

by T. A. Synghellakis, Fabio Veronica Forcella | 25 Luglio 2017 9:09

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Era nell’aria da giorni. Come anticipato dal manifesto una settimana fa, oggi, dopo più di 3 anni, la Grecia torna sui mercati, collocando obbligazioni a medio termine, con scadenza a 5 anni. Un passaggio fondamentale, che viene dopo una lunga crisi economica, e che è salutato con entusiasmo, sia dal governo Tsipras, sia dal Commissario Ue agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici.

L’USCITA SUI MERCATI, è stata possibile grazie ad alcuni sviluppi positivi che hanno caratterizzato l’economia greca negli ultimi mesi. Dalla decisione dell’eurogruppo, quando i ministri delle finanze della Ue hanno garantito ad Atene gli 8,5 miliardi necessari per ripagare i creditori, alla decisione di Moody’s di alzare il proprio giudizio sulla Grecia, da «Caa3» a «Caa2». Ha influito anche l’uscita dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo, decisa dalla Commissione Ue, come anche la partecipazione «di massima» del Fmi al programma di aiuti. Una partecipazione condizionata al taglio del debito pubblico greco.

NELLA NOTA DIFFUSA dal governo di Atene si parla di una «scelta fondamentale della Grecia per recuperare un accesso stabile e sostenibile ai mercati internazionali». Il governo punterebbe a collocare titoli di Stato a 5 anni, con un tasso di interesse che dovrebbe aggirarsi intorno al 4,2% o appena sotto la soglia del 4%.
Le banche scelte per collocare le obbligazioni e gestire l’intera operazione, sono cinque: l’inglese Hsbc, la francese Bnp-Paribas, le americane Bank of America Merrill Lynch e Citigroup, e la tedesca Deutsche Bank.

Nell’operazione sono stati coinvolti anche i vecchi possessori di titoli in scadenza nel 2019, a cui sarà consentito un concambio con i nuovi titoli di stato quinquennali. Per il Commissario Ue Moscovici, oggi ad Atene «la Grecia sta vedendo la luce alla fine del tunnel dell’austerità». Riconoscendo la severità delle misure adottate dal paese, attraverso un percorso di riforme che ha giudicato «forse troppo duro, ma necessario», Moscovici ha voluto sottolineare come il paese «è stato alle prese con una tempesta economica e finanziaria incredibile», e come oggi, con l’inizio del ritorno alla crescita, il calo del tasso di disoccupazione e il miglioramento del rating del paese, «le cose sono molto, molto migliori».

MOSCOVICI SPERA anche che questo nuovo clima di fiducia, possa agevolare una «soluzione dell’annoso problema del debito pubblico». Da Washington se ne chiede una ristrutturazione, ma la Germania, in piena campagna elettorale, non ne vuole ancora sentir parlare. «Possiamo dire con certezza che l’economia si sta muovendo verso la crescita», ha commentato con cauto entusiasmo Alexis Tsipras in un’intervista al The Guardian. «Piano piano, una cosa che nessuno pensava potesse succedere, avverrà. Faremo uscire il paese dalla crisi» è la promessa del leader di Syriza, che conclude affermando che «la priorità adesso è riconquistare la sovranità economica».

ALEXIS TSIPRAS starebbe pensando di far pesare la posizione geopolitica del paese, trasformando la Grecia in un hub internazionale dell’energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni.
Tsipras, infine, riconosce di aver commesso degli errori, il più grande, aver scelto alcune persone per posizioni chiave. Il pensiero va all’ex Ministro Janis Varoufakis che non avrebbe perso occasione di attaccare Tsipras, definendo Syriza «l’altra faccia del centrodestra di Nuova Democrazia».

FONTE: T. A. Synghellakis, Fabio Veronica Forcella, IL MANIFESTO[1]

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  1. IL MANIFESTO: https://ilmanifesto.it/

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