Brasile, Lula da Silva condannato a 9 anni
Sdegno nel suo partito: “Una sentenza vergognosa e senza prove”. Nello scandalo “Lava Jato” coinvolte 260 persone
ADDIO rielezione per l’icona della sinistra latinoamericana. L’uscita di scena di Lula, l’uomo politico più amato e più popolare del Brasile, potrebbe essere iniziata ieri con la condanna in primo grado emessa dal giudice dello scandalo “Lava Jato” Sergio Moro. Nove anni e sei mesi di carcere per corruzione, attiva e passiva, e per riciclaggio. Gli avvocati dell’ex presidente brasiliano (2003-2010) hanno già presentato appello e per il momento Lula non andrà in prigione. Per la sentenza di secondo grado potrebbe essere necessario attendere anche un anno, ma la prospettiva che ormai sembra allontanarsi è quella della candidatura alle presidenziali del 2018. Obiettivo che più volte l’ex “presidente operaio” aveva annunciato e che, guardando i sondaggi dov’è nettamente in testa, sembrava facilmente raggiungibile. Nonostante la condanna, il giudice Moro ha scelto la prudenza evitando al Paese il trauma di una richiesta di custodia cautelare dell’ex presidente fino all’appello, ma è opinione diffusa in Brasile che Lula, coinvolto in altri quattro procedimenti giudiziari, potrà di nuovo, come sperava, candidarsi e tornare alla guida del Paese.
Fonte: OMERO CIAI, LA REPUBBLICA
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