Ischia. Sei sindaci con l’ossessione delle sanatorie

Ischia. Sei sindaci con l’ossessione delle sanatorie

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Sono sei i comuni in cui è divisa Ischia. A Barano quest’anno è stato eletto il nuovo sindaco, Dionigi Gaudioso, a capo di una lista civica vicina al Pd. Era il vicesindaco uscente del medico Paolino Buono, alla guida dell’amministazione per dieci anni. Gaudioso è figlio d’arte: il padre Giuseppe è stato «storico primo cittadino di Barano, il secondo comune per estensione dell’isola», come riportano le cronache locali. La sua avversaria, Clotilde Di Meglio, era sostenuta dalla consigliera regionale di Fi, Maria Grazia Di Scala, pure lei figlia d’arte: un suo bisnonno è stato podestà di Barano, un prozio sindaco. Nel 2015 Di Scala è finita nell’inchiesta Free market su truffe in danno del comune, indagato anche il sindaco Buono. Gaudioso nella campagna elettorale ha promesso il suo impegno nel risolvere rapidamente le pratiche relative agli abusi.

A Casamicciola è sindaco dal 2014 l’ingegnere Giovan Battista Castagna, anche lui con una civica ma di centrodestra, il comune è un feudo di Fi. Il punto di riferimento è il coordinatore regionale degli azzurri, il senatore Domenico De Siano, dominus anche del comune di Lacco Ameno. Quando nel 2015 De Siano ha rischiato l’arresto, Castagna si è schierato in sua difesa «da amico e da uomo di partito». A Forio c’è dal 2013 l’amministrazione di Francesco Del Deo, anche lui di area Fi, imprenditore di successo: il suo Auxilia group si occupa di security, gestione dei rischi d’impresa e risposte alle emergenze con sedi in tutto il bacino del Mediterraneo, Medio Oriente, ex Unione Sovietica, Asia, Africa, America ed Europa. Tra i competitor ha avuto Domenico Savio del Partito Leninista-Marxista, arrivato terzo con il 12,89%. Anche la sua vittoriosa campagna elettorale è stata fatta sul tema delle case abusive: «Porre un freno alle demolizioni delle prime case di necessità non è prerogativa dell’ente locale ma, in maniera auspicabile, ci vuole una modifica alle leggi che solo il parlamento può apportare». Quando nel 2016 ci fu uno sciame sismico sbottò: «Basta con la storiella dell’abusivismo che sarebbe la causa di tutti i mali».

A Ischia invece comanda il Pd, il suo uomo forte è Giosi Ferrandino: primo dei non eletti alle europee del 2014, scavalcando Pino Arlacchi, è stato astro in ascesa del partito fino al 2015 quando, da sindaco, finì nell’inchiesta sulla Cpl Concordia. Grande amico di De Siano, nel 2011 misero su una strana alleanza chiamata il caularone, il calderone, per decidere chi promuovere nelle cariche elettive. Alle ultime amministrative è stato eletto sindaco un uomo di Ferrandino, l’omonimo Enzo Ferrandino, che lo scorso luglio ha nominato assessore Luigi Rispoli, finito nell’inchiesta The Queen che riguarda la corruzione negli appalti pubblici.

A Lacco Ameno comanda De Siano. La sua famiglia è proprietaria del lussuoso Hotel San Lorenzo, sottoposto nel 2014 a sequestro per violazioni ambientali relative agli scarichi nelle fogne. Nel 2016 il senatore è finito nell’inchiesta sui rifiuti che ha coinvolto numerosi comuni in provincia di Napoli, inclusi alcuni ischitani. Lacco Ameno nel 2014 è stato commissariato per dissesto, il nuovo sindaco, Giacomo Pascale, è comunque espressione della stessa area, Fi, che ha terremotato le casse comunali. La magistratura ha messo sotto inchiesta gli appalti all’ospedale Rizzoli e da lì è partito un secondo filone sulla refezione nelle scuole di Casamicciola. A Serrara Fontana, il comune meno abitato dell’isola, è stato rieletto l’ingegnere Rosario Caruso con una civica di centrosinistra. Era il delfino di Cesare Mattera, sindaco nei precedenti due mandati.

FONTE: Adriana Pollice, IL MANIFESTO



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