Annuario statistico Istat: «Italia paese di anziani». Calo delle nascite, più single

Annuario statistico Istat: «Italia paese di anziani». Calo delle nascite, più single

Loading

L’Italia è un paese di anziani, a certificarlo è l’Annuario statistico 2017 dell’Istat. Al 31 dicembre 2016, «la popolazione residente ammonta a 60.589.445 persone, oltre 76 mila in meno rispetto all’inizio dell’anno».

Gli stranieri che vivono nella penisola sono 5.047.028, l’8,3% dei residenti. Continua il calo delle nascite (meno 12.342) mente sale la speranza di vita: da 80,1 anni passa a 80,6 per gli uomini e da 84,6 a 85,1 per le donne. Ma al Sud la vita media è più bassa (79,9 e 84,4 anni rispettivamente per maschi e femmine).

L’Italia resta «uno dei paesi più vecchi al mondo». Aumentano le famiglie composte da una sola persona (da 20,5 a 31,6%) mentre si riducono quelle di cinque o più componenti (da 8,1 a 5,4%). Il numero delle prestazioni pensionistiche è in progressiva diminuzione: sono 23,1 milioni le pensioni erogate nel 2015 (-0,4% rispetto al 2014), per una spesa complessiva di quasi 280 miliardi pari al 17,0% del Pil. L’importo medio annuo è di 12.136 euro, nel comparto pubblico quasi il doppio del privato.

ISTRUZIONE Diminuisce la popolazione nelle scuole: 8.807.146 studenti, 62.273 in meno rispetto all’anno precedente. La presenza di studenti stranieri è del 9,3% e si concentra nelle regioni del Nord (65,0%). Il 50,3% dei giovani diplomati prosegue gli studi all’università (1,2% in più rispetto all’anno precedente). Il tasso di passaggio all’università è più alto tra le donne (55,6% contro 45,0%) e nelle regioni del Nord-ovest (54,1%), più basso nel Sud (47,6%) e nelle Isole (43,6%). Gli immatricolati nel 2017 sono aumentati del 2,1% ma solo grazie ai corsi di primo livello.

POVERI Sono in condizione di povertà assoluta 4,7 milioni individui, il 7,9% dell’intera popolazione. Oltre 2milioni risiedono nel Mezzogiorno, 2milioni 458mila sono donne (7,9%).
L’incidenza è più elevata fra i minori, interessando oltre 1milione 292mila ragazzi. Le famiglie numerose registrano i valori più elevati (l’incidenza passa dal 18,3% del 2015 al 26,8% del 2016) mentre è più bassa nelle famiglie di e con anziani.

CENTRI URBANI Vivere nelle grandi città costa 491 euro in più al mese a famiglia. Prevalgono i comuni di piccole dimensioni: il 69,9% ha una popolazione pari o inferiore ai 5mila abitanti. Gli incentivi all’accorpamento dei comuni ne sta riducendo il numero. I comuni ad alta urbanizzazione sono solo il 3,4% ma vi risiede il 33,4% della popolazione totale e negli ultimi 5 anni il dato è in crescita.

OCCUPAZIONE Nel 2016 si registra un aumento lieve dell’occupazione dell’1,3% (più 293 mila unità), a cui corrisponde un aumento del tasso di occupazione (15-64 anni) che raggiunge il 57,2%. Un valore molto al di sotto della media Ue (66,6%) e inferiore a quello pre-crisi (meno 1,4% rispetto al 2008). L’aumento, grazie agli incentivi, riguarda i dipendenti (+323mila), si concentra tra quelli a tempo indeterminato e per la prima volta coinvolge anche i giovani. Ma sono 6,4 milioni quelli che «sperano» in un lavoro. Se nel Nord il tasso di occupazione 15-64 anni raggiunge il 65,9%, al Sud gli occupati sono il 43,4%. E rimane inalterato il divario di genere: benché la quota di donne occupate tra i 15 e i 64 anni abbia recuperato il livello del 2008, il suo valore (48,1%) resta inferiore di circa 18 punti rispetto a quella degli uomini. Nel settore agricolo l’occupazione aumenta del 4,9%, nell’industria più 0,8%, nelle costruzioni meno 4,4%, nei servizi più 1,8%.

IMPRESE Le imprese sul territorio italiano scendono a 4,3 milioni, ma gli addetti aumentano a 16,3 milioni. La quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali è pari al 2,94%, in crescita rispetto al 2015 (2,82%). A sostenere il settore sono stati soprattutto gli acquisti da Usa, Germania e Francia. Nel 2016 le retribuzioni orarie contrattuali sono cresciute dello 0,6%, circa la metà rispetto al 2015, realizzando un nuovo minimo storico.

Le imprese sono sempre meno innovative e «prudenti» nell’affermare la loro presenza sul web, sia nel commercio elettrico sia nei social media. Nel triennio 2012-2014 si è ridotto il numero delle imprese con oltre dieci addetti che hanno svolto attività innovative (meno 4,3%). Il fenomeno riguarda soprattutto le piccole e medie imprese.

SALUTE I posti letto ordinari per mille abitanti sono rimasti superiori al Nord rispetto al Mezzogiorno dal 2007 al 2015.
Nel periodo 2013-2015 il numero di medici di base è calato (-1,2%), è cresciuto il numero di posti letto nelle strutture di assistenza residenziale (più 4,4%) mentre si sono ridotti i posti letto ospedalieri. La disponibilità più elevata di medici del Servizio sanitario nazionale è nel Centro Italia (2,3 medici per mille abitanti), i valori più bassi al Sud (1,7), i più bassi in assoluto in Calabria (1,6).

CULTURA La spesa per cultura e tempo libero è intorno al 7%: 67.020 milioni di euro, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente. I musei statali hanno registrato oltre 45,5 milioni di presenze. Più del 60% delle visite in Lazio e Toscana. Il 18,6% degli italiani non svolge nessuna attività culturale. La fonte di svago e informazione resta la tv per il 92,2% della popolazione mentre solo 6 italiani su 10 navigano sul web. L’abitudine alla lettura dei quotidiani riguarda il 43,9% della popolazione, 9 teen ager su 10 non li utilizza.

FONTE: Adriana Pollice, IL MANIFESTO



Related Articles

“Noi fatturiamo 40 milioni l’anno” Il clan si arricchiva su profughi e rom

Loading

Il business dell’accoglienza. “In sei mesi famo doppietta”, prometteva Carminati a imprenditori interessati a “fare affari” con l’immigrazione. Così, tra false fatturazioni, insediamenti abusivi e corruzione, guadagnavano “più che con la droga”

Italia a tavola 2012: tra controlli, truffe e cibi taroccati

Loading

   La contraffazione di prodotti alimentari è senza confini – Foto: guidaconsumatore.com

“Si tratta del cosiddetto ‘paniere dei tarocchi’, ovvero i 5 prodotti alimentari più contraffatti a livello nazionale” spiega Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), che insieme a Legambiente ha presentato la settimana scorsa il IX rapporto sulla sicurezza alimentare, Italia a tavola 2012. Il documento rende noto che, nel 2011, sono stati svolti più di un milione di controlli lungo tutta la filiera, che hanno portato al sequestro di oltre 24 milioni di chilogrammi di prodotti, per un valore di circa 850milioni di euro.

Governo Draghi. Si apre lo scontro sul Reddito di cittadinanza, una misura già peggiorata

Loading

“DECRETO AIUTI”. La commedia degli equivoci nella “verifica” chiesta dai Cinque Stelle nel governo Draghi tra paternalisti neoliberali e populisti compassionevoli

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment