*Giornalista turca, un suo articolo è uscito su il manifesto il 4 febbraio
Cari amici, sfortunatamente tre giorni fa sono stata condannata a 10 mesi di carcere per il mio articolo sui crimini di guerra a Cizre, Behind the closed doors of Cizre. La corte ha deciso la sospensione del verdetto, il che vuol dire che non dovrò scontare la pena se per 5 anni non ripeterò una simile offesa (quella che noi chiamiamo 5 anni di condizionale).
Vogliono impedirmi di scrivere sui diritti umani e i crimini di guerra nella regione. Come militante per i diritti umani e come scrittrice, sono stata minacciata molte volte dallo Stato e dai paramilitari. Ma ho continuato a scrivere e continuerò a scrivere e lottare per la pace, i diritti umani, giustizia e democrazia. Ho responsabilità verso l’umanità, la vita, i giovani turchi e curdi che stanno morendo, verso le loro madri. Io sto bene.
Grazie per tutto il vostro sostegno. La solidarietà è molto importante in questo momento. Non c’è nessuna ragione per tacere. Possiamo solo vincere contro questi poteri se lavoriamo insieme per la libertà, pace, giustizia e democrazia.
FONTE: Nurcan Baysal*, IL MANIFESTO
*Giornalista turca, un suo articolo è uscito su il manifesto il 4 febbraio
Compare in rete un filmato egiziano che ripropone vecchie tesi, con interviste all’ex ministra Trenta, al generale Tricarico e a Gasparri. Rinviata al 25 maggio l’udienza preliminare per i quattro 007 egiziani per i quali la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio.
«Una causa nobile, grande, bella». Nel discorso pronunciato all’Onu giovedì, il presidente del Cile, il miliardario Sebastian Pià±era, ha definito così la protesta studentesca che investe il suo paese da maggio.
Zuckerberg traccia il piano decennale dell’azienda Attacco a Trump sui migranti. “La via è la condivisione”