Stati Uniti, il midterm si fa caldo: pacchi bomba a Obama, Clinton e Cnn

by Marina Catucci * | 25 Ottobre 2018 9:17

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NEW YORK. A due settimane dalle elezioni di midterm in America l’asticella della tensione si è spostata un po’ più in alto: nel giro di pochi giorni sono stati ritrovati diversi pacchi esplosivi, di cui tre solo ieri. Il primo ordigno esplosivo era stato trovato lunedì nella cassetta postale dell’abitazione newyorchese del filantropo miliardario e finanziatore del partito democratico George Soros, considerato dell’estrema destra il mandante delle proteste di sinistra i cui partecipanti sarebbero tutti sul suo libro paga e di essere dietro alla carovana di migranti che si dirige verso gli Usa.

I target successivi: la casa dei Clinton a Ciapaqua, 70 km a nord di New York, e la casa degli Obama a Washington. Entrambi i pacchi non sono arrivati a destinazione, ma trovati da personale che lavora per i servizi segreti in uffici vicini. Poco dopo l’annuncio del ritrovamento delle bombe è stata evacuata la sede del Time Warner Center, a Columbus Circle, a Midtown Manhattan, dove ci sono gli uffici della Cnn.

Tutte le persone presenti nel grattacielo alle 10 del mattino, in pieno orario lavorativo, sono uscite rapidamente usando le scale di emergenza; l’emittente ha continuato a trasmettere dalla strada e ha parlato del ritrovamento di un pacco bomba che era «lo stesso pacchetto e lo stesso ordigno» usato nei casi precedenti.

L’area è stata chiusa dalla polizia e dai servizi segreti che hanno chiesto ai cittadini di evitare la zona, Manhattan è entrata nel caos per la chiusura del traffico con la zona di Columbus Circus che si presentava in un surreale mix di normalità ed emergenza, con gli sbarramenti di polizia, artificieri e servizi segreti a pochi passi dal mercato dei coltivatori diretti dove si continuava a fare la spesa incuranti del rumore degli elicotteri. Durante la conferenza stampa del sindaco De Blasio e del governatore Cuomo, le due autorità newyorchesi hanno parlato di terrorismo interno e il sindaco si è riferito a Trump, senza mai nominarlo, incolpando il presidente di una «atmosfera di odio» che «sta contribuendo alla scelta di passare alla violenza».

«Questo è un periodo doloroso per il nostro Paese – ha aggiunto De Blasio – ma è importante ricordare che la stragrande maggioranza degli americani sono brave persone che vogliono vivere in pace le une con le altre. Pochissimi stanno cercando di farci a pezzi ed è imperativo assicurarsi che falliscano». Il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha detto che un pacchetto sospetto è stato trovato mercoledì mattina nel suo ufficio di New York e ha anticipato che potrebbero essercene altri.

Anche l’ex direttore dellla Cia John Breenan ha ricevuto un pacco sospetto e la tv Abc ha riferito che la polizia di Capitol Hill ha intercettato un pacchetto esplosivo indirizzato alla deputata democratica del Congresso della California, Maxine Waters. Tutti i pacchi sono stati portati ai laboratori dell’Fbi per essere esaminati. «Finora i dispositivi sono stati quelli che vengono definiti ‘pipeline’ – ha detto il vice commissario della polizia di New York John Miller – Sembra che un individuo o più individui abbiano inviato più pacchetti simili. L’antiterrorismo sta collaborando con gli uffici locali dell’Fbi per cercare altri pacchetti sospetti e disinnescarli».

Negli ultimi giorni la strategia politica di Trump e dei repubblicani per contrastare i democratici è dipingere uno scenario apocalittico dove l’America potrebbe sprofondare sotto una presa di potere socialista con orde di terroristi che pressano ai confini degli Stati uniti. Il presidente ha più volte indicato la Cnn e la stampa in genere come nemici del popolo che vogliono ribaltare un risultato elettorale voluto dalla base: ogni critica a Trump è indicata come un affronto sovversivo a cui ribellarsi.

Mancano meno di due settimane al voto, il midterm si avvicina in un clima teso. «La situazione è tornata sotto controllo», afferma De Blasio, mentre il capo della polizia di New York James O’Neill conferma che nel Time Warner Center non sono state trovate ulteriori minacce. «Non saremo intimiditi e porteremo i responsabili davanti alla giustizia», ha concluso O’Neill.

* Fonte: Marina Catucci, IL MANIFESTO[1]

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