RADDRIZZIAMO IL MONDO. Venerdì 14 dicembre a Roma

Il Mediterraneo divenuto una fossa comune scavata nella e dalla democratica Europa, la criminalizzazione delle ONG e dei “sindaci buonisti”, il governo autoritario dei poveri e del dissenso, il capitalismo delle piattaforme e il precariato a vita, l’Europa in crisi di identità e sottoposta alle spinte dosgregatrici opposte e concorrenti di Trump e di Putin, il nazionalismo risorgente, le crescenti spinte sovraniste, le guerre commerciali e quelle tecnologiche, la fibrillazione geopolitica, bellica e neocolonialista, la povertà strutturale e la beffa del reddito gialloverde, il workfare e il decreto sicurezza, il business di morte connesso alle industrie e all’export bellico (anche italiano, con le bombe che prodotte in Sardegna e vendute ai sauditi, uccidono migliaia di civili nello Yemen), nonché alla geopolitica del petrolio e del gas, il riarmo atomico e le nuove tecnologie belliche dei Lethal Autonomous Weapons Systems, il capitalismo estrattivo e il riscaldamento globale, i profughi ambientali, l’accaparramento delle terre e le guerra dell’acqua… ma anche le buone pratiche dal basso, il mutualismo e il comune, le esperienze solidali e di critica pratica all’esistente, sono tanti e intrecciati i fili delle analisi contenute nel 16 Rapporto sui Diritti Globali “Un mondo alla rovescia” di prossima uscita, che presenteremo a Roma la prossima settimana (venerdì 14 dicembre, ore 14, in Cgil nazionale, Corso d’Italia 25, Roma). L’ingresso è libero (e auspicato).
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