Piano del governo per un capitalismo verde «sostenibile»: Green bond, investimenti, incentivi

Piano del governo per un capitalismo verde «sostenibile»: Green bond, investimenti, incentivi

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Il commissario Ue designato all’Economia Paolo Gentiloni “La Commissione Ue stanzierà mille miliardi. La sostenibilità ambientale sarà tra i parametri della valutazione delle leggi di bilancio”

All’auditorium della musica di Roma, in occasione della presentazione del IV rapporto dell’Asvis (Alleanza per lo sviluppo sostenibile) è stato proiettato un video-messaggio del commissario Ue designato all’Economia Paolo Gentiloni che ha ricordato uno degli annunci della nuova commissione europea guidata da Ursula von der Leyen: «Mettere in campo oltre mille miliardi di euro in investimenti ambientali». «L’obiettivo che cercherò di portare avanti è integrare gli obiettivi dello sviluppo sostenibile nella procedura del semestre europeo – ha aggiunto Gentiloni – Così da avere la sostenibilità ambientale ed economia tra i parametri fondamentali nella valutazione delle legge di bilancio dei paesi europei per raggiungere l’obiettivo di una crescita che non sia solo quantitativa ma anche sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale».

ROBERTO GUALTIERI (Pd), neo-ministro dell’economia, ha iniziato a delineare nel suo intervento gli strumenti finanziari, politici ed amministrati che dovrebbero essere adottati dal governo per rispondere sia ai principi declinati da Conte, sia per prepararsi a recepire le nuove indicazioni della Commissione Ue. «Il governo emetterà “green bond” indirizzati alla sostenibilità e sono fiducioso che avranno un’accoglienza positiva presso gli investitori e il mercato – ha detto – Sarebbe auspicabile una maggiore emissione di questi bond da parte della Bei e che la Bce li acquisti in misura maggiore». Gualtieri ha sottolineato che «il programma InvestEu non è sufficiente, bisogna mettere a disposizione tutti gli strumenti possibili per mobilitare una ingente massa di investimenti orientati alla sostenibilità ambientale e sociale».

NEL QUADRO della legge di bilancio in corso di definizione, dovrà essere inviata a Bruxelles entro il prossimo 15 ottobre, il ministro dell’economia ha detto che il programma «Industria 4.0» sarà rimodulata come «incentivo al miglioramento dei processi produttivi nella direzione dell’economia circolare e della sostenibilità». Questa azione è stata prevista nella Nota di aggiornamento del Def ed è rivolta alle imprese. Gualtieri ha aggiunto che le misure allo studio del governo consistono in «una rimodulazione degli incentivi secondo due criteri: la progressività e incentivi e disincentivi nella direzione della sostenibilità ambientale».

UNA DELLE «PRIME MISURE» che il governo intende attuare è la creazione di «un comitato interministeriale per il contrasto ai cambiamenti climatici», una struttura «che entrerà nel Cipe» ha detto il titolare di via XX settembre. Queste operazioni, ha aggiunto Gualtieri, avverranno «nell’ambito delle limitate risorse disponibili. Abbiamo il compito di non smarrire il tratto di svolta più profonda verso la sostenibilità». Quella che il governo si appresta a presentare sarà una manovra «che ha il compito di rimettere il Paese sulla strada della stabilità e della crescita e affrontare le sfide che ci sono state lasciate. Dobbiamo definire con chiarezza un indirizzo coerente». A questo scopo sarà rafforzato il ruolo di una cabina di regia a Palazzo Chigi e sarà predisposta una legge annuale sullo sviluppo sostenibile.

L’ATTUALE MODELLO di sviluppo «è del tutto insostenibile sul piano economico, sociale e ambientale – ha detto il presidente della Camera Roberto Fico (M5S)nel suo intervento – Sono necessarie misure vincolanti per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e precise linee guida. La leva fondamentale attraverso cui agire è il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima». Per il presidente della Camera è un segnale «apprezzabile» quello arrivato dal governo che intende considerare lo «sviluppo sostenibile» tra le sue «linee programmatiche».

QUESTI ORIENTAMENTi molto generali prevedono tra l’altro l’inserimento in Costituzione del principio dello sviluppo sostenibile, l’avvio di un’«Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile», l’uso dell’«Agenda 2030» per ridisegnare il funzionamento del sistema socio-economico, la valutazione dell’impatto economico-sociale-ambientale dei nuovi provvedimenti legislativi. Nella nota di aggiornamento al Def c’è anche l’annuncio del taglio dei sussidi nocivi per l’ambiente pari a 1,8 miliardi di euro.

* Fonte: Mario Pierro, il manifesto



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