Lombardia, si allarga l’inchiesta sulle RSA per le «morti nascoste»

by Roberto Maggioni * | 15 Aprile 2020 15:23

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MILANO. Sulle Rsa per anziani ci sono inchieste in ogni provincia lombarda. Le indagini riguardano le disposizioni interne alle strutture, ma anche le direttive regionali. La strage silenziosa tra gli anziani ospiti conta ormai oltre duemila vittime ufficiali. Dal primo marzo ad oggi solo al Pio Albergo Trivulzio di Milano 143 anziani hanno perso la vita. Ieri ci sono perquisizioni in diverse Rsa lombarde tra cui il Trivulzio, la Sacra Famiglia di Cesano Boscone e l’Istituto Don Gnocchi di Milano.

Al Trivulzio nell’inchiesta per epidemia e omicidio colposo è indagato il direttore generale Giuseppe Calicchio che nei giorni scorsi si è difeso spiegando di aver seguito regole e protocolli regionali e ministeriali. Quanto ricostruito attraverso le testimonianze dei dipendenti racconta però di personale a cui è stato impedito di indossare la mascherina per non allarmare ospiti e familiari, di cartelle cliniche occultate, di omissioni nei referti.

E poi c’è il ruolo della Regione Lombardia, i magistrati milanesi indagano anche sulle direttive arrivate dalla sanità lombarda, tra queste anche la discussa delibera dell’8 marzo che ha permesso il trasferimento di pazienti Covid nelle strutture per anziani disponibili ad accoglierli. Il Trivulzio sarebbe così diventato il centro di smistamento di questi pazienti nelle altre strutture anche se formalmente non ha mai ricevuto pazienti colpiti da Coronavirus.

La Regione aveva disposto che quei pazienti dovessero essere accolti nelle case di riposo in strutture separate rispetto a quelle in cui sono ospitati gli anziani, ma non ha fornito supporto materiale e logistico alle Rsa, come denunciato da diversi presidenti di case di riposo. All’Istituto Auxologico di Milano, una di quelle strutture private celebrate come l’eccellenza del sistema sanitario lombardo, la strage avrebbe dimensioni addirittura peggiori di quella al Pio Albergo Trivulzio: 50 morti su 150 ospiti.

Indagini sono in corso in tutte le province lombarde. A Bergamo diverse Rsa sono state perquisite dai carabinieri del Nas. Secondo i dati raccolti dalla Fp Cgil di Bergamo «nelle 65 Rsa della provincia di Bergamo ci sarebbero stati almeno 1.500 decessi dall’inizio dall’emergenza, il 25% degli ospiti». Anche nella provincia di Pavia la Cgil sta raccogliendo dati e testimonianze.

«La Balduzzi Opera di Vigevano ha avuto 30 ospiti deceduti su 120, la Rsa di Cassolnovo 26 vittime su 67 ricoverati, alla Sassi di Gropello Cairoli 22 morti su 85 ospiti, alla Pezzani di Voghera 21 deceduti su 130 anziani» spiegano dal sindacato. «Chiediamo a Regione Lombardia un’operazione di trasparenza fornendo i numeri veri di contagi e morti dovute a Covid-19».

La procura di Sondrio ha aperto una indagine per epidemia colposa a carico di ignoti per i decessi nelle Rsa della provincia, ci sono già state due perquisizioni. Un’indagine conoscitiva è in corso anche nella provincia di Lecco, a Cremona i pm indagano anche su presunte truffe sulla vendita di mascherine e irregolarità nell’assegnazione di appalti.

* Fonte: Roberto Maggioni, il manifesto[1]

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