Paolo Rossi. Lettere dalla montagna

In occasione di una Festa di Liberazione molto particolare, l’attore Paolo Rossi scrive una lettera dal confinamento sociale in cui siamo tutti costretti, per ricordare la storia e anche i suoi buchi neri. Un racconto divertente e istruttivo, per ridere e per pensare. Anche a un “dopo” che bisogna iniziare a costruire, magari recuperando sogni e valori di chi 75 anni fa riuscì a liberare l’italia e il mondo dal virus del nazifascismo. Che ora sta rialzando la testa.
Related Articles
Ferrara si mobilita per la giovane ballerina
Il giudice di Roma vorrebbe costringerla a vivere in una casa famiglia, impedendole di frequentare la scuola di ballo, ma gli amici di Ferrara lanciano un gruppo Facebook con più di 2000 aderenti in soli due giorni
La «Tempesta nel deserto » apriva la fase che viviamo
Guerre del golfo 1991/2016. Una cronologia dei conflitti che iniziavano. Nel momento in cui, dopo il crollo del Muro di Berlino, sta per dissolversi l’Urss
Scuola, c’è l’accordo per 67 mila precari