Grecia, il governo vuole un nuovo corpo di polizia per presidiare le università
Presentato progetto di legge governativo
ATENE. Una polizia apposita per manganellare gli studenti universitari, magari anche arrestarne i più pericolosi. È quanto prevede la legge presentata giovedì al Parlamento greco dal ministro dell’Ordine pubblico congiuntamente con la ministra dell’Istruzione, competente per le Università del paese.
Il progetto legge governativo prevede l’assunzione di mille (inizialmente, più tardi saranno molti di più) nuovi agenti di polizia, attentamente scelti tra la clientela del partito di destra al governo. I nuovi poliziotti saranno destinati a formare un nuovo corpo di forze dell’ordine chiamato OPPI («Gruppi Difesa Istituto Universitario») che dovrà presidiare 24 ore su 24 le cinque maggiori università del paese, inizialmente, in un secondo tempo tutti gli atenei sparsi per la Grecia.
Oltre alla provata fedeltà alla destra, basterà il diploma liceale per diventare uno degli agenti della polizia universitaria, che non saranno addestrati ma guidati da sottufficiali della polizia di stato. Saranno armati di manganello e spray urticante e il loro compito sarà imporre «il funzionamento ordinato dell’istruzione». Cosa significhi in pratica «funzionamento ordinato» non è specificato, quindi sarà ogni giovanotto in divisa da Rambo a decretare se lo studente che appende il manifesto oppure esprime opinioni poco gradite all’assemblea debba essere manganellato sul posto e poi sospeso dagli esami oppure, se osa avanzare proteste individuali o collettive, addirittura espulso dall’università, a insindacabile giudizio del poliziotto stesso.
Sarà anche impedito l’ingresso agli estranei e tutta l’università sarà controllata elettronicamente, con impianti proposti dagli amici del governo e pagati dai fondi dell’ateneo stesso. Il quale dovrà provvedere pure all’alloggiamento delle forze di occupazione, facendo nuovi dolorosi tagli su professori e ricercatori.
«È un progetto legge che rispecchia perfettamente l’idea che ha Nuova Democrazia per la pubblica istruzione» ha dichiarato raggiante la ministra Niki Kerameos, a suo tempo studentessa all’estero perché bocciata all’esame di ammissione. Anche se la Kerameos ha mentito in Parlamento (lo fa abitualmente) sostenendo il contrario, l’occupazione poliziesca delle università è stata duramente contestata dal Senato Accademico delle due più grandi università di Atene, mentre è in corso tra gli accademici una raccolta di firme che hanno già superato il numero di mille.
Non pochi, infatti, sono professori vicini al partito di governo che ritengono assolutamente scandalosa l’occupazione poliziesca degli atenei.
Perfino l’eurodeputato di Nuova Democrazia Giorgos Kyrtsos ha voluto esprimere il suo dissenso pubblicamente ricordando come l’ultima «polizia studentesca» fosse quella della dittatura dei colonnelli. Giovedì, in occasione della presentazione del progetto legge, un migliaio di studenti ha organizzato una manifestazione di protesta di fronte al Propileo neoclassico dell’università, al centro di Atene. La polizia ha mobilitato il doppio degli agenti, che hanno assediato gli studenti insultandoli e bombardandoli con lacrimogeni e granate stordenti.
Da più di un anno in Grecia è praticamente vietato manifestare per strada poiché il governo ha sancito legge che rende necessaria l’autorizzazione della polizia.
Due mesi fa furono fermati e picchiati anche i deputati dei tre partiti della sinistra in Parlamento perchè si erano posti a capo delle manifestazioni che rendevano onore alla rivolta del Politecnico contro i colonnelli e al 15nne Alexis Grigoropoulos assassinato a freddo da un poliziotto fascista (rimasto impunito).
Manifestazioni molto sgradite al premier Kyriakos Mitsotakis, che ha incluso nel suo governo vecchi sostenitori dei colonnelli ed altri notori estremisti di destra. Che la polizia fosse uno strumento essenziale nelle mani del governo dell’ultradestra lo si è visto fin dalle prime battute.
Subito dopo la vittoria alle elezioni, come primo provvedimento Mitsotakis aveva annunciato l’assunzione senza concorso di 1.500 nuovi poliziotti. Dopo un corso di addestramento di appena tre mesi, i baldanzosi giovani elettori del suo partito sono stati scatenati a spargere il terrore nel quartiere studentesco di Exarchia, picchiando chiunque, spogliando studenti per strada, importunando le studentesse, arrestando a capriccio e invadendo case e negozi. «Siamo fascisti, siamo i colonnelli, facciamo come ci pare», dicevano a chi osava protestare.
Non a caso Mitsotakis ha collocato al ministero di polizia, eufemisticamente denominato «della Protezione del Cittadino», Michalis Chrisochoidis, un ex socialista ora in vertiginosa decadenza psichica, ridotto a fungere da prestanome della polizia che gli impone la sua volontà: i progetti legge, i decreti, perfino gli sgrammaticati comunicati stampa gli vengono sottoposti e lui firma a occhi chiusi.
* Fonte: Dimitri Deliolanes, il manifesto
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