In una Minneapolis blindata, inizia il processo al poliziotto che uccise Floyd

In una Minneapolis blindata, inizia il processo al poliziotto che uccise Floyd

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NEW YORK. Il giudice Peter Cahill che presiede il processo a Derek Chauvin, l’ex agente di polizia di Minneapolis accusato dell’omicidio di George Floyd, durante il primo giorno di processo, dopo poche ore dall’inizio dei lavori per la selezione della giuria, ha sospeso la seduta, per consentire di indagare una modifica delle accuse avanzata dai pubblici ministeri.

QUELLO DELL’OMICIDIO di Floyd è un caso che è stato definito uno dei più importanti nella storia degli Stati uniti. Doveva cominciare ieri, con la scelta dei componenti della giuria.

I CANDIDATI ALLA GIURIA si erano presentati al tribunale della contea di Hennepin a Minneapolis, dopo aver già inviato un questionario nel quale avevano descritto in dettaglio la loro conoscenza del caso e le loro opinioni su temi come la riforma della polizia e il movimento Black Lives Matter, e avrebbero dovuto confrontarsi con altre domande poste dagli avvocati che devono selezionare i 12 giurati e le quattro riserve. Ma il giudice Cahill ha rinviato l’inizio del processo dopo che una corte d’appello gli ha ordinato di riconsiderare la decisione originale di respingere l’accusa di omicidio di terzo grado contro Chauvin.

IL RIPRISTINO dell’accusa di omicidio di terzo grado aumenterebbe le possibilità di condanna e i pubblici ministeri hanno deciso di utilizzare il diritto di chiedere alla Corte d’Appello del Minnesota la sospensione d’urgenza del procedimento contro il poliziotto, al momento accusato di omicidio colposo e che, se condannato, rischia fino a 40 anni di carcere. L’avvocato difensore di Chauvin, Eric Nelson, ha dichiarato di stare finalizzando l’appello per chiedere alla Corte Suprema del Minnesota di riesaminare la questione, ovvero se il giudice debba o meno prendere in considerazione la possibilità di ripristinare l’accusa di omicidio.

«SIAMO PRONTI a provare questo caso. Non è nostra intenzione causare ulteriori ritardi», ha detto Nelson. Cahill inizialmente avrebbe voluto proseguire con il processo di selezione della giuria, così come da programma, nonostante l’incertezza riguardo quali accuse dovrà affrontare Chauvin, ma quando i pubblici ministeri hanno dichiarato che avrebbero presentato un appello per interrompere il processo di selezione fino a quando le accuse non fossero state stabilite, il giudice ha deciso di fermare la seduta e mandare a casa la giuria.

L’ACCUSA AFFERMA che fino a quando la Corte suprema dello Stato non si pronuncerà sulla questione dell’accusa di omicidio, il tribunale distrettuale di Cahill non ha piena giurisdizione per esaminare questioni sostanziali, inclusa la selezione della giuria. Nel proprio appello, lo Stato chiede alla Corte d’Appello del Minnesota di impedire che il processo prosegua fino a quando la questione dell’accusa di omicidio non sarà risolta. Dopo aver messo in pausa il processo di selezione della giuria, il tribunale ha passato la giornata ascoltando le mozioni preliminari delle squadre legali, per stabilire la portata delle prove e delle testimonianze per il processo.

IL PROCEDIMENTO si è svolto in un tribunale pesantemente sorvegliato e barricato nel timore di potenziali interruzioni e di scontri a Minneapolis, dove la morte di Floyd lo scorso anno ha innescato proteste che si sono sparse in tutto il Paese e poi in tutto il mondo.

IERI DIVERSE centinaia di persone si sono radunate nell’edificio del tribunale, e domenica, alla vigilia dell’inizio del processo, si sono svolte più manifestazioni durante tutta la giornata. La città appare nuovamente in modalità di emergenza, con molti negozi chiusi, il tribunale barricato e la convocazione della guardia nazionale. Anche dopo la conclusione di questo processo gli occhi resteranno puntati su Minneapolis per un po’ di tempo, poiché altri tre agenti accusati della morte di Floyd dovranno essere processati questo agosto, a un anno dall’omicidio

* Fonte: Marina Catucci, il manifesto



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