Oxfam: finanziare il welfare tassando gli extraprofitti

Oxfam: finanziare il welfare tassando gli extraprofitti

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Oxfam: tassare al 90% gli extra-profitti delle multinazionali che hanno guadagnato 1,15 trilioni di dollari tra il 2020 e 2021 dalla crisi del Covid e dell’energia genererebbe più di mille miliardi di dollari a livello globale. I proventi finanzierebbero il Welfare

 

Tassare al 90% gli extra-profitti delle multinazionali che hanno guadagnato 1,15 trilioni di dollari dalla crisi del Covid e dell’energia genererebbe più di mille miliardi di dollari a livello globale. Se così fosse i proventi andrebbero utilizzati per sostenere le persone più vulnerabili che sono state colpite più duramente dalle recenti crisi.

Lo sostiene l’organizzazione non profit Oxfam secondo la quale l proposta in discussione a livello europeo è insufficiente perché coprirebbe solo una parte delle aziende che hanno guadagnato profitti in eccesso dalle recenti crisi. È necessario invece adottare una misura più ambiziosa e soprattutto reale. Non come quella pensata dal governo Draghi, impotente rispetto alla dichiarata volontà di queste aziende di non pagare e, anzi, di fare causa al governo perché a loro dire la tassa straordinaria sarebbe «incostituzionale».

Mercoledì scorso, ricorda Oxfam, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto due tipi di prelievo sui profitti straordinari: un tetto sulle entrate per le società energetiche riservato solo alle società che utilizzano fonti energetiche a basso contenuto di carbonio per produrre elettricità, come le energie rinnovabili e il nucleare. Finora queste società hanno applicato lo stesso prezzo delle centrali a gas, realizzando così enormi profitti in eccesso. La differenza tra il tetto massimo delle entrate (fissato dalla Commissione europea) e il prezzo pagato dai consumatori servirà a ridurre il costo delle bollette elettriche. Ma se il tetto è troppo alto rispetto ai costi di produzione, le aziende possono comunque accumulare profitti in eccesso.

Von Der Leyen ha proposto inoltre un contributo di solidarietà per le aziende produttrici di combustibili fossili. Tuttavia, fin’ora, la Commissione europea non ha condiviso alcun dettaglio, ma ha riconosciuto che queste aziende stanno realizzando profitti massicci. Per esempio: cinque delle maggiori compagnie energetiche (BP, Shell, Total Energies, Exxon e Chevron) hanno realizzato complessivamente 2600 dollari di profitti ogni secondo solo nel 2021.
L’Ue ha proposto che i proventi raccolti siano destinati a sostenere le persone e le aziende vulnerabili per aiutarle ad adattarsi all’aumento dei prezzi e a investire in fonti energetiche pulite di origine nazionale, come i pannelli solari.

Secondo Oxfam per raggiungere tale obiettivo la tassazione straordinaria a livello continentale, applicata si spera anche dai singoli governi, non dovrebbe essere limitata solo alle società energetiche, ma a qualsiasi società che specula. La tassa straordinaria dovrebbe essere inoltre automatica e basata sul profitto nazionale. I suoi proventi dovrebbero essere destinati esclusivamente al sostegno di coloro che sono più colpiti dalla crisi. In un momento di alta inflazione bisognerebbe inoltre assicurarsi che i prezzi al consumo non aumentino ed evitare soprattutto che le aziende scarichino il costo dell’imposta straordinaria sui consumatori. Ogni paese dovrebbe infine applicare la tassa sulla base delle proprie esigenze.

La ricerca pubblicata ieri è interessante anche perché fa la storia di una proposta che è diventata popolare all’inizio della guerra russa in Ucraina, mentre in Italia è oggetto delle proposte elettorali dopo che si sono spesi mesi inutilmente con il governo Draghi. Scopriamo che in realtà la windfall tax, cioè la tassazione straordinaria sugli extra-profitti, è una proposta formulata per bloccare la speculazione già dall’inizio del Covid. Da allora, nel mondo, ci sono 600 multimiliardari in più, mentre 263 milioni di persone in più potrebbero finire in povertà assoluta nel 2022.

La proposta è del premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz insieme all’Onu. Oltre al simulacro introdotto in Italia, un principio di tassazione è stato introdotto in India, Cile e Pakistan. In Europa Gran Bretagna, Romania, Grecia. Spagna e Ungheria oggi tassano le banche, e non solo le aziende.

* Fonte/autore: Roberto Ciccarelli, il manifesto



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