L’aereo è stato tirato fuori da un hangar e presentato al mondo in pompa magna, con una cerimonia organizzata all’interno dell’Air Force Plant 42, uno stabilimento super sorvegliato, gestito dalla Northrop Grumman ma di proprietà del governo americano, a nord di Los Angels.

L’«uscita» del bombardiere è stata preceduta dal passaggio in cielo dei 3 bombardieri attualmente in uso, e finalmente il nuovo modello, matricola 0001, è stato tirato fuori e inondato di un fascio di luce blu, con il sottofondo di una musica cinematografica, e fra gli applausi dei dipendenti di Northrop Grumman. «Questo non è soltanto un nuovo modello di aeroplano – ha dichiarato il Segretario alla Difesa Lloyd Austin – ma incarna la determinazione americana nel difendere la repubblica che tutti amiamo». L’affermazione di Lloyd ha più livelli di lettura: il governo e il sistema di difesa Usa sono in un periodo di transizione epocale dal punto di vista bellico, e devono affrontare il passaggio dalle missioni di controterrorismo che hanno definito le attività degli ultimi 20 anni alla necessità di contrastare la crescente modernizzazione militare cinese.
«IL B-21 sembra imponente, ma ciò che c’è sotto il telaio e il rivestimento dell’era spaziale è ancora più impressionante», ha aggiunto Lloyd. «50 anni di progressi tecnologici sono concentrati in questo aereo. Il vantaggio militare dato dal B-21 durerà per decenni a venire». Progettato per effettuare missioni a lungo raggio evitando il rilevamento radar, l’aereo dovrebbe effettuare il suo primo volo il prossimo anno, e l’Air Force prevede di avere i primi B-21 entro la metà degli anni ’20.

Il B-21 rappresenta anche una spinta per l’industria aerospaziale della California meridionale, che da anni era in declino rispetto alle vette raggiunte durante la seconda guerra mondiale, la corsa allo spazio e la Guerra fredda. Negli ultimi anni la rinascita aerospaziale della California meridionale è arrivata in gran parte dal settore commerciale con la crescita di SpaceX, che ha sede a Hawthorne, e vari produttori di droni che svolgono un ruolo sempre più importante.

* Fonte/autore: Marina Catucci, il manifesto[1]