Gaza. Raid israeliano sul municipio, uccisi un medico e due giornalisti

Nuove stragi israeliane nella Striscia, almeno 55 vittime palestinesi. Il più piccolo aveva tre giorni di vita. In Cisgiordania scontri tra l’Autorità nazionale e i gruppi armati
Ieri il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza dal 7 ottobre 2023 ha toccato quota 44.930. Di altre migliaia non si sono ritrovati mai i corpi. Nel nord da due mesi e mezzo la ricerca è quasi impossibile: si stimano 4mila uccisi nella cancellazione di intere comunità, è la messa in pratica della pulizia etnica prevista dal Piano dei Generali.
SOLO IERI si parlava di 55 morti, tra cui quattro nel bombardamento di una tenda a Deir al-Balah e, nella stessa città, dieci nel raid sulla sede del municipio che ospitava sfollati. Tra le vittime il sindaco Diab Al-Jar. Sette morti nella scuola-rifugio al-Majida Wasila a Gaza City, tra loro un neonato di appena tre giorni.
Uccisi due altri giornalisti, Mohammed Ba’lusha di al Jazeera a Gaza City e Mohammed al-Qreinawi a Bureij (195 reporter morti in 14 mesi), e nel campo di al-Nuseirat un altro medico, Fadi Ali Al-Bayoumi insieme al figlio di due mesi. Ieri l’Unicef ha reso noti nuovi dati: da novembre 2024, Israele ha ucciso a Gaza una media di quattro bambini al giorno.
IL DIALOGO sul cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi va avanti al Cairo: il presidente egiziano al-Sisi ha incontrato gli inviati Usa, mentre a Tel Aviv migliaia di israeliani manifestavano a favore di un accordo.
In Cisgiordania le incursioni proseguono ormai quotidiane, da Nablus a Hebron, con la partecipazione sia di soldati che di coloni. A Jenin l’Autorità nazionale palestinese ha ucciso Yazid Ja’aysah, combattente della Jihad islami. In serata sono scoppiati scontri tra l’Anp e i gruppi armati.
* Fonte/autore: il manifesto
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