Joe Biden e la sua vice denunciati alla Corte penale per complicità con Israele nelle stragi

L’iniziativa della ong Dawn, fondata da Jamal Khashoggi: 172 pagine consegnate alla Cpi in cui si chiede di indagare la precedente amministrazione statunitense per aver sostenuto e permesso crimini di guerra e contro l’umanità a Gaza
Le 172 pagine di denuncia della ong basata negli Usa Democracy for the Arab World Now (Dawn) sono state consegnate alla Corte penale internazionale il 24 gennaio 2025. Pochi giorni fa l’iniziativa è stata resa nota dalla stessa Dawn, fondata dal giornalista saudita con cittadinanza statunitense Jamal Khashoggi, ucciso e fatto a pezzi nel consolato di Riyadh a Istanbul nel 2018.
Il rapporto chiede all’Aja di sottoporre a indagine l’ex presidente degli Stati uniti Biden, la sua vice Harris e i suoi segretari di stato Blinken e alla difesa Austin per complicità con Israele in crimini di guerra e contro l’umanità a Gaza.
«Ci sono basi solide per indagarli – dice Reed Brody, membro del board – Le bombe lanciate su ospedali, scuole e case sono americane, la campagna di omicidio e persecuzione è stata portata avanti con il sostegno americano. I funzionari Usa sanno esattamente cosa Israele sta facendo eppure il loro sostegno non è mai venuto meno», anche violando la stessa legge interna.
Usa e Israele non sono parte della Corte ma, aggiunge Dawn, vista l’incapacità del sistema legale statunitense di sospendere la consegna di armi (17,6 miliardi di dollari dal 7 ottobre 2023) e la copertura politica a Tel Aviv, «l’unica opzione era la Cpi». Non solo l’amministrazione Biden: per Dawn l’iniziativa «può essere una sveglia anche per Trump».
* Fonte/autore: il manifesto
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