Regno Unito. La «terza guerra mondiale» di Keir Starmer: corsa alle armi atomiche

Regno Unito. La «terza guerra mondiale» di Keir Starmer: corsa alle armi atomiche

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Per il premier britannico la Terza guerra mondiale non è più un’eventualità remota e la Russia è ormai una reale minaccia alla sicurezza nazionale. Il Paese «pronto al combattimento»

Per la Gran Bretagna la Terza guerra mondiale non è più un’eventualità remota e la Russia è ormai una reale minaccia alla sicurezza nazionale.

Lo ha detto il premier Keir Starmer in occasione della presentazione del «piano di sicurezza strategica» di Londra per i prossimi dieci anni.

Gli obiettivi fondamentali della nuova dottrina di sicurezza made in England sono tre: rendere il Paese «pronto al combattimento»; contribuire al rafforzamento della Nato, destinata a restare «sempre al primo posto» della Difesa britannica nell’ottica del rafforzamento del sistema di sicurezza transatlantico tra Europa e Stati uniti e della «relazione speciale» tra Londra e Washington; «accelerare l’innovazione» della produzione militare del complesso militare-industriale «a ritmi da tempo di guerra» in modo da rendere il Regno unito un «innovatore leader tra gli alleati».

Starmer ha inoltre chiarito i passaggi chiave di questo impegno decennale per il riarmo delle forze armate di Sua maestà. In primis la costruzione, coordinata con Usa e Australia (partner dell’alleanza Aucus) di 12 nuovi sottomarini nucleari da aggiungere ai quattro attualmente in forze alla Royal navy per aumentare il potere di dissuasione nucleare. Si istituirà un centro di coordinamento «ibrido» tra marina e aeronautica, che secondo il quotidiano Times nasconde l’intenzione, per ora non palesata dal governo, di espandere le capacità offensive atomiche del Regno unito all’uso di caccia bombardieri.

Il programma nucleare risulta il centro della nuova strategia e infatti si è istituito un «programma nazionale di assemblaggio di testate missilistiche» del valore di 15 miliardi complessivi che dovrebbe portare all’aggiornamento dell’arsenale nucleare.

Si appronteranno inoltre sei nuove fabbriche di munizioni e armamenti in diverse regioni del territorio nazionale. Saranno investite milioni di sterline nell’ammodernamento delle caserme e dei centri di addestramento in parallelo alla ricreazione di un corpo di guardia nazionale per «l’eventuale difesa del fronte interno».

* Fonte/autore: Sabato Angieri , il manifesto



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