DIRITTI UMANI

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«Ingresso vietato agli immigrati» Il cartello in un bar a Roma 0

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mani, immigrati e italia «Vietato l’ingresso agli animali ed agli immigrati. La direzione». Il cartello sta affisso all’esterno di un bar a Montesacro, Roma, e ha suscitato l’indignazione di un marocchino di 45 anni, regolare nella capitale, che lo ha immortalato con una foto e denunciato la palese discriminazione al suo avvocato.

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Giornata internazionale dei rom: i passi avanti dell’Ue, i timori dell’Italia 0

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Domani si celebra il Romano Dives: una giornata per richiamare l’attenzione sui diritti. Il Parlamento europeo nei giorni scorsi ha approvato una strategia innovativa per l’inclusione. Nel nostro paese si vede invece un futuro di interventi “inefficaci”

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Strasburgo chiede una direttiva Ue contro la violenza domestica 0

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Approvata la Strategia globale, testo senza valore giuridico, ma che intende alzare il livello di guardia, armonizzando i livelli minimi di protezione in tutti gli Stati membri. In alcuni ancora sono previste attenuanti come il “delitto d’onore”

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Tendopoli al Nord, Regioni divise ma il governo strappa un accordo 0

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Il ministro in cabina di regia: bastano quelle del centro-sud. Rossi (Toscana): allora sospendo l’ospitalità  Si prevede che gli attuali centri si svuotino e che siano usati anche per i nuovi arrivi

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“Permessi a tempo validi per l’espatrio” polemica sulla “sanatoria” di Maroni 0

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I dubbi di Francia e Ue. Bossi: “Costretti a fidarci di Tunisi” I giuristi: servono accordi bilaterali. Il 26 aprile il vertice fra Berlusconi e Sarkozy

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L’urlo disperato di Beddy il nigeriano “Così il mio bimbo è sparito tra le onde” 0

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Il lieto fine di Peter: “Avevo perso Mimì, l’ho ritrovata a Lampedusa”

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“Aiutateci, anneghiamo” e il mare di Lampedusa si trasforma in un inferno 0

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Si ribalta un barcone: 250 morti, salvati in 50 Il capitano di un peschereccio: “Pensavano di essere in salvo, ma la barca si è capovolta. Li abbiamo sentiti urlare, sparire tra le onde. Poi il silenzio” “Sul molo i superstiti sembravano zombi. Quasi tutti uomini, pochissime donne. Nessun bambino, troppo deboli, non ce l’hanno fatta a restare a galla”

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Il governo dice sì al «permesso temporaneo» 0

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Oggi il decreto. Bossi: costretti a fidarci della Tunisia. Clandestini, l’ipotesi di ospitarli nelle caserme

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La ressa per gli aiuti «Sono caduti a grappoli» 0

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Il barcone si è sbilanciato alla vista della motovedetta

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Un impegno di tutti a ospitare i migranti 0

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Si trattava in massima parte di donne e bambini che dormivano in coperta. Il 25 ottobre 1927 la “Principessa Mafalda”, vicino alla costa del Brasile, affonda portando via con sé più di 300 italiani, e non si hanno a disposizione dati certi perché il regime fascista era restio a fornire notizie precise su tali questioni. Erano altre ondate migratorie, un secolo fa, ma è la stessa macabra contabilità  che ci troviamo ancora ad aggiornare periodicamente, com’è successo ieri e come purtroppo succederà  ancora.

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400 dollari per morire 0

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È il modo più facile per imparare il mare, fare il morto. Alcuni sono scampati perfino al deserto così, facendo il morto. Avvistati dall’alto degli elicotteri e degli aerei, “non sollevano il braccio”, dicono i soccorritori. Non fanno il morto, sono morti, a centinaia. Si sono aggiunti alle migliaia cui il Mediterraneo dei nostri anni fa da fossa comune.

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Disperati in fuga dalla dittatura dell’ex «colonia primogenita» 0

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Per noi era la «colonia primogenita» , il poeta Carlo Dossi suggerì al capo del governo Francesco Crispi di chiamarla «Eritrea» , dal greco erythros che significa «rosso» come il mare su cui si affaccia e (con il senno di poi) come il sangue che il suo popolo continua a versare: la prima colonia dell’Italia unita (1890), prima della Somalia e guardacaso prima della Libia da cui oggi partono i barconi dei naufraghi.

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Tragedia durante i soccorsi, dispersi più di 250 migranti 0

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In mare corpi di bambini Lampedusa, finiscono in acqua eritrei e somali. L’allarme di una ong: in Libia sparano su chi va via

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Un mare di guerra 0

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Ancora cadaveri di uomini, donne e bambini che vanno a ingigantire l’immenso sepolcro che è divenuto il Mare Nostrum, un tempo mare che affratellava genti, costumi, culture, oggi confine blindato che separa e stermina, uccidendo quel che resta della nostra umanità .

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Un dolore senza nome 0

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Nella parabola evangelica degli operai della vigna quelli che hanno lavorato soltanto un’ora, l’ultima della giornata, ricevono lo stesso salario di quelli ingaggiati all’alba, che hanno lavorato tutto il giorno. Ma, se avevano atteso oziosi tutto il giorno, è perché nessuno prima li aveva chiamati; perché fino a quel momento non avevano avuto, a differenza degli altri, alcuna opportunità .

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Strage migranti in mare, anche bimbi tra vittime 0

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 Strage migranti in mare, anche bimbi tra vittime

A bordo del barcone naufragato erano in 300. Incertezza sul numero dei dispersi, salvi in 51

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Lampedusa, strage in mare. “Aprire canali umanitari per salvare chi fugge” 0

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Centro Astalli: ”In particolare è necessario garantire un efficiente sistema di soccorso in mare, anche in acque internazionali, nel rispetto di uno dei più antichi principi del diritto della navigazione, per cui i naufraghi vanno in ogni caso portati in salvo

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Cile, cosa succede ai Mapuche? 0

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Il 22 marzo il Tribunale di Caà±ete, nel sud del Cile –regione di Bio Bio-, ha dichiarato colpevoli quattro Mapuche del reato di tentato omicidio nei confronti del pubblico ministero Mario Elgueta.

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Drammi in mare: quasi 16 mila i morti nel Mediterraneo 0

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Prima della sciagura di questa notte al largo di Lampedusa, erano almeno 15.760 dal 1988 i migranti morti nel “mare di mezzo”, così come riportato dal sito Fortress Europe

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Acli: “Per i migranti serve un piano di cooperazione non accordi scellerati” 0

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“Invece di promettere soldi perché non ci mandino più immigrati o di fare accordi scellerati come quelli passati con la Libia, è tempo di mettere mano ad un piano straordinario di cooperazione internazionale per favorire lo sviluppo sociale dei Paesi del Mediterraneo. Le ong italiane sono pronte, ma negli ultimi tre anni gli aiuti ai Paesi poveri sono stati quasi azzerati”. È il duro commento del presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, alle iniziative governative di questi giorno per arginare l’arrivo di immigrati sulle coste italiane, con la missione a Tunisi del ministro dell’Interno Roberto Maroni.

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