INTERNAZIONALE
Back to homepageAfrica Day, la giornata dell’orgoglio nell’anno della consacrazione 0
Il 25 maggio 1963 nasceva l’Organizzazione per l’unità africana: 48 anni dopo il continente è sulla rampa di lancio in attesa del suo miracolo economico Read More
Iran, la rivoluzione divisa 0
Esplosione durante visita di Ahmadinejad. Forse un attentato, ma la tensione interna è altissima
Accadono molte cose in Iran. Alcune evidenti, altre meno. Oggi, ad esempio, un’esplosione – costata la vita a quattro persone – si avvolge di un simbolismo che la rende molto più controversa di quel che dovrebbe. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, in visita a una raffineria di Abadan, ha azionato il sistema per inaugurarlo. Un botto improvviso, attimi di panico.
Read MoreObama&Cameron, il ping pong degli alleati con Londra frizioni su Israele e Libia 0
Per il presidente Usa a Londra ieri breve visita a Downing Street, oggi il bilaterale. Decisa la creazione di un organismo permanente per il coordinamento dell’intelligence
Read MoreNetanyahu: “No ai confini del ’67 ma faremo compromessi dolorosi” 0
Al Congresso Usa: “Gerusalemme è e sarà la nostra capitale”. Negativa la reazione dei palestinesi Erekat: “Non abbiamo un partner per la pace” Read More
Grecia, l’Ue esclude il default ma la Bce: “È un film horror” 0
Van Rompuy: “I rischi della ristrutturazione superano i vantaggi”. Moody’s: “Gli effetti di un fallimento sarebbero impossibili da controllare”
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La rabbia degli “indignatos” che contagia l’Europa 0
Una rivoluzione sta sorgendo in Europa. Non è violenta, ma pacifica. Non aspira a conquistare il potere, ma contesta le logiche economiche che fanno del mercato una potenza cui i governi devono inchinarsi. Sebbene – detto in altri termini – non sappia quello che vuole, essa sa di non volere più il mercato re, questo monarca anonimo che coi suoi “timori” o la sua “fiducia” decide le sorti del mondo.
Read MoreA Brema volano i Verdi. Puniti Cdu e liberali 0
GERMANIA-REGIONALI – La regione di Brema, il Land più piccolo con meno di 700mila abitanti, non è rappresentativa della media federale. Sempre governata da borgomastri socialdemocratici, sin dal 1946, costituisce piuttosto un’anomalia. Ma, pur considerando le specificità di questa città anseatica, che come Amburgo non è mai stata soggetta a sovrani, il voto di domenica conferma due trend comuni a tutte le elezioni regionali del 2011: perde terreno lo schieramento di centro-destra della cancelliera Angela Merkel, e tra le forze d’opposizione avanzano alla grande i verdi. La chiusura delle centrali nucleari resta il tema che più appassiona gli elettori.
Read MoreIl giorno dopo lo tsunami 0
25%Il clamoroso risultato di Bildu, la coalizione «abertzale» in Euskadi 9 i punti percentuali persi dai socialisti rispetto alle amministrative del 2007 ZAPATERO dice che arriverà alle politiche del 2012. Rajoy chiede il voto anticipato
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La disfatta di Zapatero: “Ma non vado via” 0
Il premier travolto dal voto amministrativo. Gli indignados: “Ci ha deluso” “Niente elezioni anticipate, voglio portare a termine il piano di riforme economiche”
Read MoreSpagna, amministrative: disfatta socialista 0
E nei Paesi baschi Bildu diventa il partito con più eletti e seconda forza percentuale
“Abbiamo perso ampiamente le elezioni”. José luis Rodriguez Zapatero lo ha ammesso, annunciando che non ci saranno elezioni anticipate e spingendo per proseguire sul cammino delle primarie.
Read More«Spagna, se gli indignados ‘premiano’ il nemico» 0
C’è un paradosso in un Paese con le piazze piene di giovani «indignados» e le urne un po’ più vuote. «È legato al fatto che questi giovani che chiedono più opportunità , più provvidenze sociali, più futuro rischiano di potenziare l’ondata della destra che ha nei suoi programmi esattamente l’opposto». La Spagna al voto, vista dallo storico Massimo Salvadori, professore emerito dell’Università di Torino, non è solo un Paese ma un sintomo: della necessità della sinistra di costruire una sua progettualità davvero alternativa.
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Somali dell’Ogaden 0
L’Ogaden è una regione storicamente nota come Somalia d’Abissinia. E’ infatti abitata da circa 7 milioni di abitanti, tutti di etnia somala, che dal 1897, vivono sotto la sovranità etiope. Fu infatti in quell’anno che il Negus Menelik I occupò quest’ampia regione, di quasi 400mila chilometri quadrati, che si estende dal confine con Gibuti, fino a tutto il confine con la Somalia. In realtà , dopo la guerra italo-abissina, il governo coloniale instaurato da Mussolini procedette ad un cambiamento amministrativo nel senso che, per pochi ma significativi anni, dal 1936 al 1941, l’Ogaden venne direttamente annesso alla Somalia Italiana.
Read MoreIsraeliani con Obama 0
Leggete questo breve appello di israeliani favorevoli al ritorno ai confini del ’67. A forza di sentire Netanyahu e i suoi amici, anche nostrani, dire che i quei confini sono indifendibili uno può finire col crederci. Stranamente però tra i firmatari di questo appello ci sono tantissimi alti gradi militari israeliani, oltre ad accademici di ogni genere. Non a caso tutti questi cittadini israeliani apprezzano l’idea di un’imminente dichiarazione di indipendenza dello Stato di Palestina.
Read MoreEuropa, ostaggio delle identità 0
In questi ultimi mesi da vari angoli d’Europa giungono sinistri scricchiolii che presagiscono cupi orizzonti per il futuro. Non si tratta soltanto della crisi dei debiti sovrani (vale a dire il rischio di un vero e proprio fallimento di Stati, dentro e fuori la zona euro) ma soprattutto di inequivocabili tendenze che parlano di cittadini, partiti e governi sempre più arroccati nella difesa di identità rivolte al passato e spaventate dalla trasformazione globale in atto.
Read MoreAtene, ultima chance per evitare il crac 0
Oggi il piano-austerità . Camusso su Standard&Poor’s: solo annunci dal governo. Berlino: ristrutturazione soft del debito, ma solo con le banche Read More
“Non lasciateci nelle mani dei pirati” 0
Somalia, l’appello dei marinai napoletani della Savina Caylyn rapiti da più di tre mesi. Un fax di due pagine inviato ai giornali: “Siamo allo stremo delle forze, aiutateci”. Per i cinque italiani e i 15 indiani dell’equipaggio chiesti 16 milioni di dollari di riscatto Read More
«Un cambio positivo per la città catalana» 0
MADRID — «Un cambio salutare» : per Ildefonso Falcones, avvocato e scrittore, uno degli autori catalani di maggior successo in Italia, prima con la Cattedrale del mare e poi con La mano di Fatima, la dura sconfitta elettorale dei socialisti e la loro inevitabile uscita dalla giunta municipale di Barcellona arriva al momento giusto.
Read MoreGli spagnoli chiudono l’era Zapatero 0
Amministrative: storica sconfitta dei socialisti. Ma il premier: «No al voto anticipato»
Read MoreObama non scalda la lobby ebraica “Ma la pace non può attendere 30 anni” 0
Il presidente Usa rassicura Israele: “No all’Onu sullo Stato palestinese”
Read Morel terzo passo di un’alleanza 0