Archivio dei Rapporti sui Diritti Globali

L’archivio on line del materiale dei Rapporti sui Diritti Globali.

20° RAPPORTO SUI DIRITTI GLOBALI

 

20° Rapporto sui Diritti Globali 2022

Senza pace, senza giustizia

INTRODUZIONE di Sergio Segio

A cura di Associazione Società INformazione Onlus

QUI l’indice del volume

rapporto 2022 indice


QUI la registrazione della presentazione del 20° Rapporto, tenuta alla Fondazione Basso di Roma il 22 marzo 2023, con gli interventi di: Luciana Castellina (Presidente Onoraria Arci), Giulio Marcon (Europe for Peace – Sbilanciamoci!), Gianni Tognoni (Segretario Generale Tribunale Permanente dei Popoli), Sergio Segio (Associazione Società Informazione, curatore Rapporto Diritti Globali)

QUI un articolo di Repubblica sul Focus Lavoro del 20° Rapporto diritti globali

QUI un articolo di Sergio Segio su Vita.it

QUI un articolo di Sergio Segio e Gianni Tognoni su Trasform!

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In occasione del 20° Rapporto sui diritti globali Società INformazione, in collaborazione con altre organizzazioni, fra cui il Tribunale Permanente dei Popoli e l’Università Ca’ Foscari, ha organizzato a Venezia un incontro sui processi di pace nel mondo.



QUI un resoconto, pubblicato sul “manifesto”, a firma di Gianni Tognoni e Luciana Castellina  e  Sergio Segio

QUI un articolo di Sergio Segio e Gianni Tognoni su Transform Italia!, fondazione del Partito della sinistra europea

QUI un articolo di Sergio Segio su Sinistra Sindacale n. 2/2023


Il Rapporto sui diritti globali è una pubblicazione annuale sui processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e
ambientali. È ideato e realizzato dalla Associazione Società INformazione Onlus, l’adesione di molte associazioni impegnate a vario titolo sui grandi temi trattati nel Rapporto.
Dal 2020 il Rapporto è pubblicato anche in lingua inglese.
La fotografia che esce dalla edizione 2022, la ventesima dalla nascita del Rapporto e del progetto sui diritti globali, è quella di un mondo che sta cambiando rapidamente e drammaticamente, nella quotidiana escalation della guerra in Ucraina. Un conflitto – la cui prima responsabilità è della Federazione Russa e dell’aggressione territoriale portata avanti – che non si è saputo e voluto prevenire, frenare, mediare e fermare da parte occidentale, degli Stati Uniti e dell’Unione Europea in particolare, accettando la pericolosa strategia di allargamento della NATO sino ai confini russi e talvolta favorendone la drammatizzazione e i concreti rischi di ulteriore degenerazione.
Come ogni guerra, comprese le tante altre in atto però nascoste e dimenticate, quella in Ucraina ha visto crimini e violazioni dei diritti umani sui territori direttamente colpiti, ma, al contempo, ha contribuito a nasconderli e “normalizzarli” in tante altre parti del mondo, così come a indurre ovunque processi di ulteriore vulnerazione dello stato della democrazia e del diritto.

Crisi economica, crisi sociale, crisi pandemica/sindemica e crisi climatica, già intrecciate e interdipendenti, sono ora aggravate dalla crisi negli equilibri geopolitici e nell’ordine globale e dal precipitare di una guerra in Europa da cui si alimentano, moltiplicano e diffondono nuovi squilibri: crisi dell’energia, crisi delle catene di approvvigionamento globale, crisi del cibo, crisi dell’inflazione, rischi di  recessione e di crisi del debito, così come rinnovate ed estese lesioni ai sistemi democratici, allo Stato di diritto e ai diritti umani.

La crisi di sistema si evidenzia così come un sistema della crisi.