Passera difende l’azienda, non il presidente Orsi

Loading

Ce ne è abbastanza perché il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, parlando a margine di un’audizione in senato alla Commissione industria, abbia fatto l’avvocato d’ufficio: «Finmeccanica è un’azienda di grandissima importanza che sta attraversando un periodo complicato di ristrutturazione e di rilancio. Un avviso di garanzia non è una buona giustificazione per destabilizzare un’azienda». Una difesa chiara del gruppo, il secondo del paese dopo la Fiat e il primo tra quelli partecipati dallo stato (oltre il 30% è in mano al Tesoro), ma non di Orsi. Il quale ha comunque preso lo slot al volto e ha esternato sullo stessa lunghezza d’onda con una nota: «Sono esterrefatto – fa sapere – per il modo in cui la mia credibilità  personale e professionale, acquisita in 40 anni di lavoro riconosciuto nel mondo, venga messa in discussione con tanta superficialità  da semplici dichiarazioni “per sentito dire”, totalmente infondate. Questi attacchi gratuiti generano danni a Finmeccanica e sconcerto tra i suoi 70 mila dipendenti».
Contrariamente a quanto avviene nell’industria difesa, dove comunicare il meno possibile è la prima regola al pari o di più di una banca d’affari, il top manager ha fatto rilasciare anche una puntigliosa smentita dell’ultima accusa nata dalle dichiarazioni ai magistrati del faccendiere Valter Lavitola, su sei Maserati Quattroporte (valore al listino di circa 750.000 euro), acquistate non si saprebbe bene come. «È assolutamente falso – fa sapere ancora Orsi – che le sei vetture Maserati siano “frutto di appalti” e che tali auto siano state “ottenute dai proprietari di aziende” che lavorano o hanno lavorato con AgustaWestland». Orsi era ad dell’azienda ai tempi delle Maserati, così come ai tempi delle accuse per le tangenti da 10 milioni di euro sulla vendita di 12 elicotteri al governo indiano. Orsi, va detto, è solo indagato dopo le dichiarazioni di Lorenzo Borgogni, ex direttore centrale di Finmeccanica e di Lavitola, entrambi non compagni di merende. Se ha scelto la linea della difesa in pubblico punto per punto avrà  carte e buoni motivi. Ma già  che c’era avrebbe potuto smentire anche altri titoli di giornali, secondo i quali il governo avrebbe chiuso ogni contatto con lui. Non l’ha fatto: che sia vero?


Related Articles

Derivati, liquidità  e qualità  del credito Via Nazionale accelera sulle regole

Loading

 ROMA — Le raccomandazioni della Vigilanza sono per ora arrivate solo ai capi delle filiali che dovranno però trasmetterle con tempestività  a tutti gli amministratori delle banche. Si tratta delle sollecitazioni espresse dal Financial stability board che i responsabili della Banca d’Italia hanno deciso di trasferire rapidamente al sistema del credito.

Usa, raffica di licenziamenti nelle banche

Loading

Svanisce l’effetto aiuti, ma non la crisi. Allarme conti per gli istituti europei. Aumentano le spese per i clienti: avere il bancomat ormai costa 5 dollari al mese 

I nuovi professionisti: da Parigi a Londra la scelta di associarsi

Loading

Professioni Bandiera Nazionale per le Regole In Francia sei forme di società  professionali I no alla Thatcher. Manca un modello europeo

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment