Pisapia chiede un incontro al questore “Clima d’odio, porgiamo l’altra guancia”
MILANO – Passa da un convegno con i sindaci del centrosinistra a una biciclettata per la pace. Tutto mentre dal centrodestra continua – anzi, aumenta – la grandinata di accuse di ogni sorta nei suoi confronti. Giuliano Pisapia replica fermo: «Continuo e continuerò a fare appelli alla calma: ho detto ai miei sostenitori di porgere addirittura l’altra guancia qualora fossero provocati o ci fosse violenza nei loro confronti». E rilancia, rivolgendosi direttamente a Berlusconi e Bossi: «Di fronte a tanta volgarità , alle falsità , al clima di odio e di intimidazione fomentato dagli estremisti del centrodestra da quando sono stati sonoramente sconfitti al primo turno, ci rifiutiamo di prendere parte a questo spettacolo indegno». Oggi, su sua richiesta, Pisapia incontrerà il questore di Milano Marangoni, per denunciare il clima irrespirabile «di paura e tensione».
Ogni parola del candidato sindaco del centrosinistra è un riferimento diretto a vicende di questi giorni. Non solo alle dichiarazioni del Pdl, che ormai dipinge lui e una sua eventuale vittoria come l’ottava piaga d’Egitto, ma anche alle presunte aggressioni che il centrodestra denuncia ai danni di suoi militanti: in particolare due donne, la madre dell’assessore Pdl Rizzi sabato, un’altra signora ieri. Ma Pisapia non accetta le accuse, anzi le ribalta: «Sono successi incidenti sgradevoli, due dei miei sostenitori sono stati aggrediti e hanno presentato denuncia con nomi e cognomi, sta indagando l’autorità giudiziaria. Per quanto riguarda la signora Rizzi, a cui auguro comunque pronta guarigione, assolutamente escludo che un mio sostenitore l’abbia malmenata o spintonata». A corroborare la convinzione di Pisapia su quanto accaduto sabato al mercato di via Osoppo arriva la testimonianza, raccolta da Radio Popolare, di una signora presente ai fatti, che si dice disposta a ripetere quanto detto in tribunale. «Ho sentito la voce dei sostenitori di Pisapia e di quelli della Moratti che cercavano di sovrastarli – racconta la donna, Shirin Kieayed – . Una signora, che poi è quella che ha denunciato l’aggressione, si è avvicinata a uno dei sostenitori di Pisapia cercando di farlo tacere, strattonandolo e tirandolo per un braccio. Lui si è girato e le ha risposto ma non l’ha spinta, né colpita. Lei si è seduta a terra di propria volontà . Una volta seduta ha cominciato gridare di essere stata aggredita».
Hanno capito, Pisapia e i suoi, che dal centrodestra si cerca la rissa, la tensione a tutti i costi. Con i toni e con i modi. «C’è qualcuno che ha interesse ad alimentare questo clima, e certo non può essere chi è vincente: ognuno si assuma le proprie responsabilità », ricorda il candidato del centrosinistra, forte del netto vantaggio al primo turno. Gli dà manforte il neosindaco di Torino Piero Fassino che ieri, con la collega di Genova Marta Vincenzi, era a Milano per parlare di governo delle città . «È la destra che, sentendosi in difficoltà e non avendo argomenti, pensa che si conquistino i voti aggredendo. È inaccettabile, visto che la campagna elettorale di Pisapia è stata caratterizzata da moderazione, equilibrio, garbo personale e correttezza politica».
Ma in una giornata di tensione, il candidato sindaco deve anche smontare e calibrare i saldi elettorali del centrodestra. Sulla fine di Ecopass l’avvocato precisa: «È sotto gli occhi di tutti il fallimento del provvedimento, che è stato giusto sperimentare, e da sindaco lo toglierò. Ma su questo e sull’ambiente in generale ci sono 5 referendum: noi terremo conto di come si esprimeranno i milanesi». Stesso discorso Pisapia fa per l’altra grande promessa, la sanatoria delle multe arretrate: non la esclude, dicendo che «se va a favore dei cittadini e non incide pesantemente sulle casse comunali, sarà un impegno che potrò prendere». Ma chiarisce: «Serve una verifica, che andrà fatta con serietà , non con l’approssimazione elettoralistica della Moratti, perché vanno valutati gli effetti sul bilancio. Ma il sindaco di questo ne sa poco, visto che i revisori contabili del Comune l’hanno invitata, in una relazione ufficiale, a “prendere coscienza della particolare gravità in cui versa la finanza pubblica cittadina”».
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