Lombardia, “status negato al 70% dei richiedenti asilo”

Loading

MILANO – “Almeno il 70% dei richiedenti asilo politico degli ultimi sei mesi, quasi certamente non avrà  diritto allo status di rifugiato”. Parole che suonano come uno schiaffo per i profughi fuggiti dalla Libia quelle pronunciate da Romano La Russa, assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia, ai giornalisti Lorenzo Bagnoli e Marco Billeci, autori della videoinchiesta “Vacanze forzate” sul sistema milanese di accoglienza profughi, realizzata dallo street magazine Terre di mezzo con la partecipazione di Bros e di Rockit. Oltre alle voci di politici e operatori sociali, il documentario raccoglie le testimonianze dei migranti in fuga dalla guerra ospitati al Residence Ripamonti di Pieve Emanuele, un “parcheggio dorato” alle porte di Milano dove le stanze hanno la tivù satellitare, ma di assistenza psicologica e di accompagnamento nella ricerca di casa e lavoro non c’è traccia. La videoinchiesta verrà  presentata martedì 13 settembre, alle 18, in occasione della IV edizione dell’Immigration day, organizzata dall’associazione Naga nell’ambito del Milano film festival, presso il Teatro Studio in via Rivoli 6.

Una giornata ricca di appuntamenti, cinematografici e non. Si comincia alle 12 con il film “Kineserna Kommer” (2010) della regista di origine cinese Ronja Yu. A seguire, “Abusados: la Redada de Postville” (2010) del guatemalteco Luis Argueta, previsto alle 15, e “Black diamond” (2010) della francese Pascale Lamche, alle 17. L’ultimo lungometraggio in programma è “The Journals of Musan” (2010)  del sudcoreano Park Jung-Bum (ore 20.15). Oltre all’inchiesta “Vacanze forzate” verrà  proiettato anche un lavoro del Naga con le testimonianze dei 100 profughi scappati dalle coste nordafricane e confinati sulle montagne di Montecampione, in Valcamonica (Bs), a 1.800 metri di altitudine e a 20 chilometri dal centro abitato più vicino.

Oltre alle emozioni del grande schermo, il pubblico dell’Immigration day potrà  assistere al concerto di Fatoumata Diawara, musicista del Mali che si esibirà  alle 18.30 sul piazzale antistante al Teatro Studio e ascoltare i canti interpretati dall’orchestra di rifugiati “Naga Harchestra”. Per informazioni, http://www.naga.it/. (Chiara Daina)

 

© Copyright Redattore Sociale


Related Articles

“I gheddafiani torturati in cella” Onu e ong contro la nuova Libia

Loading

 TRIPOLI – La nuova Libia rischia di somigliare sempre più a quella vecchia, stando alle organizzazioni umanitarie che denunciano torture ai sostenitori del vecchio regime detenuti in carcere.

Media e razzismo. Le sparatorie di Kenosha e il linguaggio che difende chi spara

Loading

 Se tre mesi di proteste prevalentemente pacifiche non sono bastate a insegnare alla polizia a non ammazzare senza ragione, non resta che alzare il livello dello scontro e prendersela con i luoghi e le cose che materialmente incarnano il dominio

Touil «non è terrorista», ma va dal carcere al Cie

Loading

Sca­gio­nato pie­na­mente dall’accusa di essere uno degli atten­ta­tori del museo del Bardo a Tunisi e scar­ce­rato, riget­tata l’estradizione per­ché per i reati di

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment