Studenti e sfollati protestano contro i caschi blu: sono occupanti

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 Almeno un ferito e alcune tende incendiate nella zona di Champ de Mars, al centro della capitale haitiana Port-au-Prince, dove sono ancora accampati i sopravvissuti al terremoto del 12 gennaio 2010. Polizia e caschi blu sono intervenuti per disperdere una manifestazione di protesta contro la presenza nel paese della Missione delle Nazioni unite per la stabilizzazione di Haiti (Minusthah).

Circa 300 manifestanti – studenti della facoltà  di etnologia e organizzazioni della società  civile – hanno cercato di raggiungere l’antistante Palazzo presidenziale, ma sono stati caricati con brutalità . Sotto accusa, ancora una volta, il comportamento dei caschi blu – oltre 12.000 effettivi, tra militari e poliziotti, di stanza nel paese dal 2004 – più volte chiamati in causa per violenza e corruzione.
Una commissione d’inchiesta ha stabilito la responsabilità  dei caschi blu nepalesi nell’epidemia di colera che ha colpito il paese lo scorso ottobre e ha provocato circa 4.000 morti. Questa volta, l’accusa è di stupro su un ragazzo, commesso da quattro soldati uruguayani a fine luglio e provato da un video. I militari sono ora detenuti in attesa della corte marziale. Sull’episodio sono in corso quattro indagini: una delle Nazioni unite, una interna alla Minustah, altre due condotte in Uruguay dal ministero della Difesa e da quello della Giustisia. Il presidente uruguaiano, l’ex tupamaro José Mujica, si è scusato con il popolo di Haiti inviando una lettera al suo omologo Michel Martelly: «Sapendo che il danno è irreparabile, le garantisco che indagheremo a fondo e applicheremo il massimo delle sanzioni», ha scritto Mujica.
Martelly – che il 15 ottobre dovrà  decidere se chiedere al Consiglio di sicurezza Onu di rinnovare o meno per un altro anno il mandato alla Minustah -, ha vietato le manifestazioni nella zona di Champ de Mars, e ha invitato a non «generalizzare». In campagna elettorale aveva promesso il ritiro dei caschi blu, ora – in accordo con il numero due della missione Onu, Nigel Fischer – dice che il ritiro ci sarà , ma «in modo ordinato e non caotico». Prima di andarsene, la Minustah dovrebbe formare una forza di difesa haitiana, ma nessun progetto né calendario è stato fissato.
«I caschi blu sono stupratori, una forza di occupazione, devono andarsene. Dobbiamo recuperare la sovranità  del paese», gridavano i manifestanti, accusando Martelly di connivenza con gli affari sporchi della Minustah. Per ore, gli studenti si sono barricati nella facoltà  di etnologia, lanciando pietre e cercando di resistere ai lacrimogeni che hanno complicato la misera esistenza degli sfollati di Champ de Mars. Il sisma ha provocato oltre 200.000 morti e 1,5 milioni di sfollati. Un milione di persone vive ancora sotto le tende, in condizioni igieniche drammatiche.


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