Telefonica, arriva la bocciatura di S&P

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MILANO – Non è aria per le società  delle tlc. Tra crisi dei consumi e guerra delle tariffe, gli operatori telefonici non vivono un momento facile. Lo dimostrano le notizie che ieri hanno coinvolto due gruppi tra i principali del Vecchio Continente con forti interessi anche nel nostro Paese. La spagnola Telefonica, socio forte di Telecom Italia, ha dovuto incassare la bocciatura del rating da parte dell’agenzia Standard & Poor’s; mentre l’elvetica Swisscom, controllante di Fastweb, ha deluso il mercato con i conti del primo semestre.
La società  iberica guidata da Cesar Alierta si è vista declassare il rating, il giudizio sulla sostenibilità  del debito a lungo termine a “bbb+” (da “a-“). L’outlook è stabile. L’agenzia ha spiegato che alla base della decisione ci sono «le difficili prospettive di crescita» dell’operatore spagnolo. Telefonica – socio Telecom Italia attraverso Telco dove è in compagnia di Generali, Intesa Sanpaolo e Mediobanca – ha attualmente una posizione difficile sul mercato nazionale, cui si aggiungono «i rischi normativi sui mercati in crescita dell’America Latina».
Il giudizio era in qualche modo atteso dopo la presentazione dei conti dei primi sei mesi, chiusi con un utile netto in calo del 16% a 3,12 miliardi. Una flessione causata in particolare dalla svalutazione della quota di Telco che ha impattato per 353 milioni. Allo stesso tempo, Telefonica ha varato un piano di riduzione del personale per 6.500 dipendenti, pari al 6% della forza lavoro. In Borsa, il titolo spagnolo non ha subìto contraccolpi, rimbalzando assieme alla Borsa di Madrid del 3% a 13,74 euro. Ma è anche vero che le azioni erano scese molto nell’ultimo periodo, avvicinandosi al minimo storico di 12,73 euro.
Non è andata altrettanto bene in Borsa, in questo caso a Zurigo, Swisscom. L’ex monopolista elvetico ha chiuso il semestre con un utile di 962 milioni, in crescita del 10%, «dovuto soprattutto all’accantonamento effettuato nel primo semestre del 2010 nell’ambito della procedura relativa all’imposta sul valore aggiunto avviata nei confronti di Fastweb». Swisscom, anche a causa della debolezza dell’euro, ha annunciato una revisione al ribasso dei ricavi a fine anno. Difficoltà  in cui si dibatte anche Fastweb; così come è avvenuto nei trimestri precedenti, nonostante l’aumento dei clienti – soprattutto nella Pubblica Amministrazione e nelle grandi aziende – la società  ha visto calare i suoi ricavi del 6,4% a 875 milioni. Il problema è «nell’agguerrita guerra dei prezzi» che fa abbassare il fatturato medio per abbonato.


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