Assalto al blindato, caccia ad ultrà  di Roma e Lazio

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   ROMA – Il caso non è ancora chiuso, non lo è affatto. Mentre, davanti al Regina Coeli, le famiglie dei dodici presunti black bloc arrestati sabato durante la guerriglia urbana che ha messo a ferro e fuoco il centro di Roma aspettano la decisione del gip Elvira Tamburelli sulla convalida degli arresti, le indagini continuano. E puntano ad alcuni ultrà  della Roma e della Lazio che avrebbero partecipato agli scontri in piazza San Giovanni. Sarebbero stati loro ad aver dato alle fiamme il blindato dei carabinieri e ad aver distrutto la statua della Madonna nella chiesa di San Marcellino.
Le indagini continuano, dunque. Gli agenti della digos e i carabinieri del Ros di Roma sono alla ricerca di altri responsabili dei disordini. Anche perché, stando agli interrogatori di ieri, i ragazzi che sono in carcere con l’accusa di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale, ritengono di non esserlo. I giovani, sentiti nel carcere di Regina Coeli, hanno respinto le accuse. Lo hanno fatto Ilaria Ciancamerla, 21 anni di Sora (Frosinone), Alessandra Orchi, 29 anni di Roma, Alessia Catarinozzi, 26 anni di Alatri (Frosinone), Giovanni Caputi, 22 anni di Terlizzi (Bari), Giuseppe Ciurleo, 20 anni di Roma, Alessandro Venuto di 24 anni di Subiaco (Roma), Giovanni Venuto 30 anni di Tivoli (Roma), Lorenzo Giuliani di 19 anni di Genzano (Roma), Valerio Pascali di 21 anni di San Pietro Vernotico (Brindisi), Stefano Conigliaro di 22 anni di Catania, Leonardo Serena, 21 anni di Roma, e il romeno Robert Scarlet, 21 anni, per il quale il ministro dell’Interno Roberto Maroni (bacchettato ieri dall’onorevole Pdl Giorgio Stracquadanio: «È un incapace, ha sottovalutato il problema, doveva prevenire. Forse con gli scontri voleva far cadere il Governo») ha firmato oggi il decreto di allontanamento. E lo hanno fatto i loro avvocati che hanno depositato filmati e foto per dare prova della loro innocenza. Tra gli atti anche un video, che da giorni fa il giro della rete, in cui si vedono quattro dei ragazzi fermati che vengono bloccati dalla polizia. Fuori campo, la voce di una donna che urla: «Lasciateli andare loro non c’entrano nulla con le violenze».
Per tutta la giornata di ieri famiglie e amici hanno atteso la decisione del gip, sperando di poter riabbracciare i loro cari. Tra queste anche la mamma di Ilaria Ciancamerla che ha detto: «Mia figlia ha solo la colpa di vestirsi di nero. Non è una black bloc». Ieri, intanto, la procura ha chiesto la convalida dell’arresto di Fabrizio Filippi, 24 anni, detto “Er Pelliccia”, immortalato con un estintore in mano durante gli scontri. Stamattina l’interrogatorio di garanzia.


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