Oltre mille gli immigrati nei Cie, reclusi fino a 18 mesi

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ROMA – Sono oltre mille gli immigrati reclusi in questo momento negli 11 Centri di identificazione e di espulsione attivi in Italia da Gorizia a Trapani. Sono 956, di cui 107 donne, ai quali bisogna aggiungere i trattenuti nel Cie di Torino, dove ci sono una sezione maschile e una femminile. Torino è l’unica prefettura italiana a non averci fornito il numero esatto. Il Cie di Torino ha una capienza di 180 posti. Nei Cie vengono reclusi come in un carcere gli stranieri non in regola con il permesso di soggiorno che non hanno ottemperato a una precedente espulsione dall’Italia. Si tratta di una detenzione amministrativa ma può durare fino a un anno e mezzo per effetto dell’ultimo pacchetto sicurezza del 2011 che ha triplicato il tempo di detenzione. Non bisogna avere commesso alcun reato penale per essere reclusi nei Cie, anche se spesso nei centri di detenzione finiscono stranieri che hanno già  scontato una pena in carcere e anche dopo anni di reclusione non sono stati identificati. 18 mesi è il tempo massimo che le autorità  italiane hanno a disposizione per identificare e rimpatriare nei paesi d’origine  i migranti reclusi. A volte si tratta anche di vittime di tratta o di violenza e di persone che vivono in Italia da vent’anni con le proprie famiglie ma  hanno perso il lavoro per la crisi e con esso il permesso di soggiorno.

A Bari Palese sono reclusi 108 uomini, a Bologna 48 uomini e 17 donne, a Brindisi 50 uomini, a Lamezia Terme (Cz) 55 uomini, a Milano in via Corelli ci sono 90 uomini, al Cie di Modena 60 uomini, a Ponte Galeria, nel cie di Roma che è  il più grande d’Italia ci sono 140 uomini e 90 donne, a Trapani 46 uomini nel Serraino Vulpitta e 228 nel Cie di Milo, 24 uomini si trovano nel Cie di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia. Quest’ultima struttura avrebbe una capienza di 248 posti ma è stata devastata dalle rivolte e quindi è agibile in forma molto ridotta. Quasi tutti i Cie hanno meno reclusi della capienza massima, con la sola eccezione di Trapani che è anche  l’unica città  ad avere due Centri di identificazione e di espulsione. Nei due Cie siciliani il numero dei reclusi supera i posti disponibili che sarebbero 43 al Vulpitta e 204 a Milo. I Cie di Caltanissetta e di Crotone sono chiusi. Il dato sul numero dei trattenuti nei centri di detenzione varia continuamente a causa dei continui rimpatri e dei nuovi ingressi. (Raffaella Cosentino)

 

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