Nuova alluvione in Toscana A Brindisi quattro vittime

Loading

FIRENZE — Il maltempo fa quattro vittime. Sono Marisabel, una ragazzina di 17 anni, la mamma Annita di 43, un’amica di famiglia, Maria Giovanna, 36 anni e un uomo di 59. Le loro auto si sono scontrate, nel Brindisino, a causa della pioggia e delle raffiche di vento. Ma il destino è stato doppiamente crudele, stavolta: madre e figlia stavano raggiungendo Taranto per sincerarsi delle condizioni del marito e del papà , un camionista rimasto ferito nella devastazione provocata all’Ilva dalla tromba d’aria. Un’altra ragazza di 18 anni, Valentina (figlia di Maria Giovanna) è in gravissime condizioni e i medici temono per la sua vita.
Per il secondo giorno il ciclone Medusa è tornato a devastare l’Italia e lo ha fatto con particolare violenza da Nord a Sud, non risparmiando le regioni centrali. Ancora una volta, dopo la bomba d’acqua di martedì a Firenze, è stata la Toscana a essere la più colpita. Più di 130 persone sono state evacuate in provincia di Massa Carrara e in Maremma per la esondazioni di torrenti, molti dei quali «tombati», ovvero rinchiusi un una bara di cemento per consentire di edificare in zone spesso paludose o addirittura vicine agli argini di fiumi e fossi. Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, tornato d’urgenza da Bruxelles, ha chiesto al governo la dichiarazione dello stato d’emergenza e un contributo di 50 milioni di euro. E la Coldiretti ha valutato in tre miliardi di euro i danni provocati dalle ultime alluvioni.
La peggiore, ieri, ha nuovamente devastato Carrara e la Lunigiana. I detriti e il fango hanno invaso il quartiere popolare di Bonascola e l’onda melmosa ha trasformato in fiumi limacciosi anche via XX Settembre, la strada che collega il centro a Marina di Carrara e via Candia. E come se non bastasse un rottweiler, terrorizzato dalla bomba d’acqua, ha assalito padre e figlio che sono stati ricoverati all’ospedale.
Alcuni degli evacuati hanno trascorso la notte nel polo fieristico dove Comune e protezione civile avevano allestito brandine e pasti caldi, altri in alberghi, altri ancora hanno preferito chiedere ospitalità  ai parenti. Il sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, ha accusato Rete ferroviaria italiana di non aver concluso i lavori sugli argini di alcuni corsi d’acqua dove passa la ferrovia: «Non vorrei arrivare a mettermi la fascia da sindaco e fermare il Frecciarossa».
In due ore e mezzo sono caduti su Carrara 200 millimetri d’acqua e purtroppo in serata è tornato a piovere. Gravi problemi a Monzone, in Lunigiana, dove sono state fatte evacuare nella notte 55 persone per l’esondazione del torrente Lucido. Paura anche in Maremma. Più di cinquanta le persone evacuate ad Albinia per l’innalzamento del fiume Albegna che ha raggiunto il limite di guardia. Migliorata la situazione a Firenze anche se l’allerta non è cessata per il timore, nella notte, di una piena dell’Arno.
Infine, tre militari in forza al Reggimento Lagunari di Venezia, due ufficiali e di un sottufficiale, sono rimasti feriti da un fulmine che ha colpito un veicolo militare nel corso di un’esercitazione nel poligono di tiro di Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone.


Related Articles

Tre cene un programma: acqua pubblica, lotta agli inceneritori, università  libera

Loading

Acquistano, leggono e sostengono il manifesto. Per poi battersi, nella loro vita quotidiana, nelle battaglie politiche e civili approfondite dal loro giornale.

TARANTO SPECCHIO D’ITALIA

Loading

 SMETTESSIMO di guardarla da lontano come una città  polveriera – nel senso del veleno e dell’esplosivo – Taranto ci apparirebbe per quel che è: lo specchio, neanche troppo deformato, del degrado in cui sta precipitando l’Italia tutta. Puntuale degenera anche lo scontro istituzionale fra magistratura e governo tecnico, con la Procura che detta tempi ultimativi per lo spegnimento degli altiforni e il ministro Clini che accelera il varo di un’autorizzazione somigliante a una deroga mascherata.

Botanica. La rivoluzione coltivata

Loading

Mostre. Una rassegna al Pav di Torino mette in scena una botanica sovversiva. «Vegetation as a political agent», dal 30 maggio al 2 novembre

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment