Atlantia, maxi-contratto in Francia il telepass per i Tir vale 2,8 miliardi

Una gara vinta all’inizio di quest’anno e ormai entrata in fase operativa dopo il superamento di molti ostacoli, generati sorattutto dai ricorsi presentati dai rivali sconfitti. Autostrade guida, con il 70%, un consorzio cui partecipano la Thales (11%), la Sncf (10%), l’operatore telefonico Sfr (6%) e Steria (3%). Una vittoria che secondo Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia e della sua filiale, premia soprattutto la tecnologia messa a punto fin dal 1990 con il Telepass. L’ecotassa è stata introdotta Oltralpe con le leggi contro l’effetto serra. Si tratta di un pedaggio chilometrico per i mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate, applicato sulle strade che non sono in concessione (autostrade gratuite, arterie statali e alcune grandi provinciali). In tutto, 15 mila chilometri che saranno controllati attraverso un sistema di telepedaggio satellitare, messo a punto da Autostrade. In sostanza, ogni camion dovrà  avere a bordo una scatolina collegata alla rete satellitare e il suo passaggio attraverso i quattromila punti di controllo che saranno installati permetterà  la fatturazione, che dovrebbe essere di 12 centesimi al chilometro. Gli apparecchi, assicurano gli italiani, godranno di una distribuzione capillare. Si calcola che saranno 600 mila per gli utenti abituali e 200 mila per quelli occasionali (questi ultimi con un contratto prepagato). Per controllare le infrazioni è previsto un mezzo migliaio di portali, fissi o mobili. L’eco-tassa, secondo i francesi, dovrebbe portare nelle casse delle strutture pubbliche 1,2 miliardi, mentre Autostrade dovrebbe incamerare ogni anno, fino al 2024, 200 milioni. Il sistema dovrebbe essere operativo dal luglio 2013 e la concessione durerà  fino al 2024. L’azienda italiana investirà  più di 600 milioni e i finanziamenti saranno garantiti da un consorzio di cui fanno parte Imi, Deutsche Bank, Mediobanca, Unicredit e Crédit Agricole. Anche la Caisse des Dépots darà  il suo sostegno. La Sanef, sconfitta, ha chiesto un’inchiesta e lanciato accuse di corruzione.

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